Eduard e Edmond Trushi, gemelli del crimine: il Dna quasi uguale li fa sempre assolvere Eduard e Edmond Trushi, gemelli del crimine: il Dna quasi uguale li fa sempre assolvere

Eduard e Edmond Trushi, gemelli del crimine: il Dna quasi uguale li fa sempre assolvere

Eduard e Edmond Trushi, gemelli del crimine: il Dna quasi uguale li fa sempre assolvere
Eduard e Edmond Trushi, gemelli del crimine: il Dna quasi uguale li fa sempre assolvere

ROMA – Quando si può parlare di delitto perfetto? Sicuramente quando nessuno può scoprire l’identità del colpevole, ma anche quando è impossibile provare chi l’abbia commesso oltre ogni ragionevole dubbio, come nel caso dei gemelli terribili di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, Eduard e Edmond Trushi. Che nei loro Dna praticamente identici hanno trovato la via infallibile all’impunità, più di un alibi di ferro, il cavillo che li preserva dal carcere.

Albanesi di origine, sono gemelli omozigoti – stessi lineamenti e tatuaggi, stessa frangetta e identico sorriso – irriconoscibili l’uno dall’altro, anche in laboratorio. Un episodio di 4 anni fa è illuminante: braccato dalla Polizia Eduard abbandona la Mercedes nei campi prima di essere acciuffato, gli agenti prelevano tracce del suo Dna dal veicolo e sono sicuri di spedirlo in galera.

Eduard però si presenta dal giudice accompagnato dal fratello Edmond: come si fa a stabilire oltre ragionevole dubbio, appunto, chi dei due ha commesso i delitti di cui è imputato? Non si può, perché i due hanno l’accortezza di usare sempre dei guanti: in laboratorio le differenze genetiche non vengono rilevate, servirebbe molto più tempo e attrezzature che nemmeno al Cern.

Risultato, assoluzione: come venerdì scorso, dove hanno vinto la terza causa. Nel frattempo sfrecciano con bolidi di lusso, rapinano preziosi e se la spassano sicuri che nessuno li incastrerà mai.

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