ROMA – La procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo su Elena Aubry, la giovane di 26 anni morta domenica mattina in un incidente in moto su via Ostiense a Roma. Il pm Laura Condemi, titolare del fascicolo, ha affidato al medico legale l’incarico di effettuare l’autopsia. Al momento la Procura indaga contro ignoti, ma si esclude che a causare l’incidente siano stati altri veicoli.
La tragedia si è consumata su via Ostiense nel tratto compreso tra la stazione di Ostia Antica e quella di Lido Nord, all’altezza del Cineland. Elena viaggiava in sella alla sua Honda Hornet 900, quando si è andata a schiantare contro un guard rail. Già dai primi rilievi della polizia municipale, le cause sarebbero da addebitarsi ad alcuni avvallamenti del manto stradale, presenti in zona.
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Il pm Condemi affiderà anche una consulenza per accertare se quanto accaduto possa ricondursi ad irregolarità del manto stradale. La prima a puntare il dito contro le buche della Capitale, era stata la madre di Elena, Graziella Viviano, che sulla pagina Facebook della figlia si era sfogata in questi termini:
“Questa è la pagina di Elena e io sono la sua mamma. Sto per scrivere qualcosa che mai avrei voluto scrivere, che mi devasta profondamente e che da oggi in poi cambierà la vita di tutte le persone che hanno conosciuto ed amato Elena. Elena non c’è più. Per un’inspiegabile e assurda situazione, per un assurdo incidente, per le maledette buche di Roma mia figlia non c’è più. È andata via con tutta la sua voglia di vivere, i suoi sorrisi, la sua caparbietà e la forza dirompente dei suoi ventisei anni. Vi prego, ricordatela nelle vostre preghiere. Era un cuore generoso e chi l’ha conosciuta lo sa. Grazie a tutti per la vostra attenzione”.