Elena Ceste, Michele Buoninconti dal carcere: “La sogno di notte e mi sorride”

Elena Ceste, Michele Buoninconti dal carcere: “La sogno di notte e mi sorride”
Elena Ceste, Michele Buoninconti dal carcere: “La sogno di notte e mi sorride”

ROMA – Michele Buoninconti, condannato in via definitiva e in carcere per l’omicidio della moglie Elena Ceste, scrive una lettera indirizzata al suo avvocato. La lettera è stata diffusa nella puntata del 14 dicembre del programma “Quarto Grado”.

Secondo le carte processuali Buoninconti ha ucciso la madre dei suoi quattro figli e ne ha abbandonato il corpo nel Rio Mersa, a due chilometri da casa, dove poi è stato trovato dieci mesi dopo.

“Caro Enrico – scrive Buoninconti   so che questi giorni ti recherai al cimitero dai tuoi cari (la lettera è stata scritta il 30 ottobre 2018, ndr) a me purtroppo non è concesso. Io pregherò nel silenzio della mia cella di notte. Spero che le mie preghiere vengano esaudite. Chissà quando mi permetteranno di portare un fiore sulla tomba della mia amata Elena”.

“Ancora – continua – non riesco ad accettare ciò che è accaduto. Perché a lei? Non poteva stare ancora un altro po’ con i suoi figli che tanto amava? Col dolore nel cuore ti scrivo queste cose: Perché? Perché? Non c’è notte che non le rivolgo le preghiere con la speranza di venirmi in sogno. Spesso riesco a sognarla. Il più delle volte vestita di bianco. All’inizio diceva che non poteva farsi toccare, ora apre le sue braccia e mi bacia, il più delle volte circondati dai nostri figli che sono contenti di averci a casa … Chissà quando finirà questa sofferenza alla quale si aggiunge la disperazione di non essere creduto”.

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