TORINO – Michele Buoninconti resta in carcere: il Tribunale del Riesame ha respinto la richiesta di scarcerazione dei legali dell’uomo, accusato dell’omicidio della moglie – Elena Ceste – e dell’occultamento del suo cadavere. Le motivazioni della decisione verranno depositate entro cinque giorni. Il Tribunale del Riesame, però, nel confermare il carcere per il marito, ha però escluso la premeditazione. Secondo i giudici del riesame, si sarebbe quindi trattato di un omicidio d’impeto.
Sono diverse le incongruenze nei racconti di Buoninconti che hanno portato al suo arresto: in principio fu l’orario della scomparsa di Elena Ceste. Poi ci sono state le intercettazioni in cui l’uomo avrebbe chiesto ai figli di mentire sul rapporto tra lui e la moglie (in pratica avrebbero dovuto dire, se interrogati, che in casa Buoninconti regnava l’armonia). Infine gli investigatori dubitano che gli abiti che l’uomo ha detto di aver trovato nel giardino di casa (motivati con una fuga volontaria della donna) siano stati portati in casa da Elena.