CASTIGLIOLE D’ASTI – Elena Ceste non è morta in quel canale. La donna è stata uccisa altrove, poi il corpo è stato depositato e nascosto nel canale, con un tentativo frettoloso di occultamento, utilizzando rami, arbusti e anche cercando di coprirlo con fango e zolle. Quella che prima era un’ipotesi ora è diventata certezza dopo una serie di test sulla posizione del corpo, trovato rannicchiato. La posizione del cranio, innaturale rispetto al corpo, si spiega con l’azione di un animale selvatico o degli eventi naturali degli ultimi mesi. Quindi è certo che Elena Cesta sia deceduta in un altro luogo, anche se non si può ancora dire con sicurezza come sia morta.
Dopo quasi un mese si è conclusa la ricerca dei frammenti ossei nel canale Rio Mersa di Isola d’Asti dove è stato trovato, il 18 ottobre scorso, il cadavere. Sono riemerse quasi tutte le parti dello scheletro, anche le più piccole, compresi alcuni componenti del collo che si ritenevano totalmente dispersi. Ricomposte le mani e gli arti inferiori.
I carabinieri della Scientifica intanto hanno consegnato un reperto importante, forse decisivo per il proseguo delle indagini. Un frammento di fegato è stato affidato dai pm ai periti per valutare se la vittima, nelle ore precedenti la scomparsa, avvenuta il 24 gennaio scorso, avesse o no assunto psicofarmaci, sostanze alcoliche o stupefacenti; per completare l’esame ci vorranno almeno tre settimane. Idem per la ricerca delle diatomee, l’alga unicellulare che dimostra con la sua presenza se una persona è morta annegata o se invece è deceduta per altre cause.
Gli inviati de La Stampa Numa e Schiffo raccontano:
Ma ci sono altri elementi: i genitori hanno confermato agli inquirenti che Elena Ceste, 3 novembre 2013, una domenica, a Torino nella casa di famiglia, aveva rivelato che nel suo matrimonio c’era qualcosa che non andava. I genitori precisano inoltre che la figlia non era depressa, né faceva uso di psicofarmaci; circostanza confermata dal medico di famiglia Mario Gozzellino che vide Elena il pomeriggio prima della scomparsa, trovandola tranquilla e serena come sempre.
Infine spunta il vero amico-amante di Elena Ceste. E’ un meccanico di Settimo Torinese, Antonio R., 42 anni. Aveva conosciuto la donna su Facebook ed ebbe con lei, in autunno, un incontro all’interno della casa di Costigliole: in casa, a quell’ora della mattina, non c’era nessuno. Poi un’altra serie di incontri nelle cave non distanti da via San Pancrazio.
I funerali di Elena Ceste sono ancora lontani. Settimane, forse un mese.
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