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“Eleonora Cantamessa salvò mia figlia e me, incinta a 17 anni e senza soldi”

di Gianluca Pace |13 Settembre 2013 12:49

Eleonora Cantamessa

BERGAMO – Anna (nome di fantasia), studentessa di Ragioneria al Lotto di Trescore, aveva 17 anni quando rimase incinta. A casa una situazione difficile, il papà se n’era andato e lo stipendio della mamma non era un granché:

“Eravamo in una situazione difficile io e mia mamma – racconta Anna -, eravamo da sole, c’erano pochi soldi. E mi avevano riscontrano la toxoplasmosi, una malattia che può causare malformazioni gravissime al bambino, al suo sviluppo fisico e mentale”.

Eleonora – continua Anna – ha fatto nascere la mia bambina. Io l’ho concepita, ma è grazie a lei se sono arrivata fino in fondo, se ho tenuto duro, se mia figlia oggi ha 13 anni ed è una ragazza sana e serena. Non ha mai voluto un soldo, nemmeno per le medicine costose che faceva arrivare dalla Svizzera. Mi visitava tutte le settimane, in gravidanza ho dovuto fare un sacco di esami e non ne ho pagato nemmeno uno. Non ho parole per dire il dolore che sento per averla persa in un modo così assurdo. Ma lei così ha dimostrato fino in fondo di che pasta era fatta. Un medico, colui che cura chi sta male. Semplicemente”.

Intanto, continuano le indagini sul doppio investimento mortale di domenica sera (8 settembre) a Chiuduno. La Procura ha sequestrato le immagni delle telecamere di via Kennedy che smentirebbero la versione di Vicky Vicky, l’investitore.

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