Elezioni presidente della Repubblica, ennesima fumata nera. Salvini annuncia: “Sto lavorando per una donna al Quirinale”

E’ finita con un nulla di fatto anche la sesta votazione per l’elezione del presidente della Repubblica. La trattativa si riapre per il settimo voto, domani alle 9,30. In serata, Salvini ha svelato di volere un presidente donna al Quirinale.

Aggiornamento delle 20:51.

Elezioni del presidente della Repubblica, Salvini vuole una donna al Quirinale

Il leader della Lega Salvini si è incontrato con il premier Draghi e poi ha visto il leader dem Letta e quello del M5s Conte alla Camera. 
 Piovono dal centrosinistra le accuse di irresponsabilità per aver mandato al massacro la seconda carica dello Stato e ora si ricomincia con riunioni, contatti e telefonate.

Ma se già era chiaro ieri oggi nessuno ha più dubbi: le prove di forza non funzionano con un Parlamento spaccato come una mela. Ecco quindi che risale il nome di Mario Draghi, resiste quello di Pier Ferdinando Casini e si irrobustisce molto il partito del Mattarella bis.

E in serata Salvini annuncia: “Sto lavorando perché ci sia presidente donna, una donna in gamba, non faccio nomi né cognomi”.  “Adesso sto lavorando perché ci sia unione di intenti e voti e domani si chiuda, e il governo torni a lavorare in piena carica”, ha aggiunto il leader della Lega. E interviene anche Giuseppe Conte: “Ho L’impressione che ci sia la sensibilità di Salvini, spero di tutto il parlamento, per la possibilità di una presidente donna, il M5s lo ha sempre detto”. Per Conte ci sarebbero “almeno due, solide e super partes” figure.

Elezioni presidente della Repubblica, flop per Elisabetta Casellati

Dopo l’insuccesso della candidatura di Elisabetta Casellati, il centrodestra si astiene nella sesta votazione per eleggere il presidente della Repubblica e M5s, Pd, Leu e Iv votano scheda bianca.

E’ stato un altro scrutinio a vuoto. Nella quinta votazione, la presidente del Senato ha ottenuto 382 voti, 123 meno del quorum.  Una sessantina i franchi tiratori nel centrodestra, mentre il centrosinistra si è astenuto. Voti sono andati a Mattarella 46, Di Matteo 38, Berlusconi 8, Tajani e Cartabia 7, Casini 6, Draghi 3, Belloni 2.

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