E' morta Elisa Pardini, la bimba combatteva contro la leucemia da tre anni E' morta Elisa Pardini, la bimba combatteva contro la leucemia da tre anni

E’ morta Elisa Pardini, la bimba combatteva contro la leucemia da tre anni

ROMA – E’ morta Elisa Pardini, la bimba di quasi sei anni, di Azzano Decimo, affetta da una gravissima forma di leucemia. La piccola si è spenta oggi, 9 aprile, al Bambin Gesù di Roma, dopo più di tre anni di ricovero e due trapianti di midollo.

Lo ha annunciato il papà Fabio nel profilo social che aveva utilizzato per la campagna di sensibilizzazione alla donazione del midollo. “Elisa, il nostro cucciolo, ci ha lasciati soli: è morta. E io e la mamma Sabina con lei”, il tragico messaggio del papà. 

Nei giorni scorsi, il papà Fabio aveva lanciato un appello perché Elisa aveva espresso il desiderio di conoscere o almeno ricevere un video messaggio da parte di ‘Sofi e Luì’ dei ‘Me contro Te'”, personaggi che postano i propri filmati su YouTube. Poche ore dopo, la coppia di artisti ha inviato un video alla bambina, che era emozionatissima nel vedersi recapitare un saluto da parte dei suoi beniamini.

Elisa aveva iniziato il proprio calvario tre anni e mezzo fa, dapprima con quattro diversi ricoveri negli ospedali specializzati del Veneto e quindi con il trasferimento al Bambin Gesù di Roma. Un paio d’anni fa aveva subito il primo trapianto di midollo, che non aveva risolto la situazione.

Il 28 novembre dello scorso anno c’è stato un secondo trapianto, anche se la compatibilità del donatore non era perfetta: non si poteva più attendere, perché le sue condizioni erano peggiorate. In questi tre anni molti Vip hanno promosso iniziative solidali in favore della bimba: dagli appelli alla ricerca di un donatore di Fiorello e Anastacia, alla visita in ospedale di Umberto Tozzi e Alessandra Amoroso.

Prima di questo calvario, papà Fabio e mamma Sabina vivevano a Pordenone, a 400 km dalla Capitale. Lui è un imprenditore e lei un’infermiera. Solo stamattina la donna aveva pubblicato un altro post su Facebook.

“Mi chiamo Sabina è quello che ho scritto ovviamente e senza creare alcuna polemica è solo un amaro sfogo…Non so cosa darei per *Restare a casa*… purtroppo sono 3 anni che non vedo più né la casa ne gli affetti più cari…Il destino è stato veramente crudele…

Io e il mio compagno Fabio pur di riuscire a salvare la nostra piccola Elisa (affetta da una leucemia rara e gravissima) abbiamo lasciato tutto e tutti(siamo di Pordenone e ci siamo trasferiti a Roma sono 600 km di distanza) pur di starle vicino 24 su 24 senza mai uscire dalla stanza dell’ospedale…La nostra è veramente una vita infernale piena di continue problematiche…Tenete duro…lo so’ che non è facile ma credetemi ce la potete fare…

si tratta ancora almeno per voi di aspettare non così tanto tempo…Per noi rimane ancora una grande incognita…( La foto risale a circa un anno e mezzo fa’ fa’)….Roma…Bambino Gesù Ospedale Pediatrico reparto di oncoematologia…grazie a chi vorrà condividere una preghiera o un pensiero positivo…”. (fonte ANSA)

Gestione cookie