Elisabetta Grande e Maria Belmonte, nuova perizia: “Oppiacei e antidepressivi sui loro corpi”

Elisabetta Grande e Maria Belmonte
Elisabetta Grande e Maria Belmonte

NAPOLI –  I corpi di Elisabetta Grande e la figlia Maria Belmonte, scomparse nel 2004, erano stati trovati otto anni dopo, nel 2012, in una villetta di Castel Volturno, in provincia di Caserta. Villetta di di proprietà di Domenico Belmonte,  padre di Maria e marito di Elisabetta. E ora una nuova perizia parla di oppiacei e antidepressivi presenti nei corpi delle due donne.

Domenico Belmonte, ex direttore sanitario del carcere di Poggioreale, non aveva mai denunciato la scomparsa di Elisabetta e Maria, sostenendo che si trattasse di un allontanamento volontario. A farlo fu Lorenzo Grande, fratello e zio delle donne. Lo stesso Domenico Belmonte fu prima accusato e poi scarcerato per la morte della figlia e della moglie. 

Dal 2004 ad oggi però ancora non si è riuscito a chiarire se si trattò di omicidio o suicidio. 
E in queste ore una nuova perizia parla di “antidepressivi e oppiacei” presenti sui corpi di Elisabetta Grande e Maria Belmonte: “Pare possibile affermare che in Maria Belmonte ed Elisabetta Grande erano presenti antidepressivi(nortriplilina) e antidepressivi inibitori della serotonina, antiaritmici, ipotensivizzati, antidolorifici oppiacei (metadone) e cardiattivi (cocaina)”.

Lo scrive nero su bianco il professor Francesco Introna, consulente del pubblico ministero della procura di Santa Maria Capua Vetere, Silvio Marco Guarriello che ha consegnato le 147 pagine della relazione su ciò che è stato trovato sui corpi di Elisabetta e di sua figlia Maria, per otto anni sepolti in una camera d’aria della loro villa a Castelvolturno. I loro resti vennero trovati solo nel 2012 con un blitz della polizia del locale commissariato.

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