Emanuela Orlandi. Delitto a sfondo sessuale, ipotesi del pm Capaldo

Orlandi emanuela
Emanuela Orlandi: uccisa da un maniaco?

Il nome di Emanuela Orlandi in piazza San Pietro e negli uffici della Procura della Repubblica di Roma: il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, ha promesso di andare a ascoltare l’ultimo Angelus di Papa Benedetto XVI nella speranza che il Pontefice dimissionario accolga la sua richiesta di una preghiera del Papa in ricordo di Emanuela Orlandi e nell’auspicio che il Vaticano alzi il velo sul mistero.

Della rinnovata attività giudiziaria danno notizia sul Messaggero di Roma Valentina Errante e Cristiana Mangani. Due persone sarebbero state interrogate sabato 23 e altro due lo dovrebbero essere domenica 24 da parte del procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dal pm Simona Maisto.  Quattro nuovi testimoni (o persone informate dei fatti)

“persone vicine a Emanuela e che la conoscevano bene, tra i quali un compagno della scuola di musica che è stato tra gli ultimi a vederla”.

Cosa si è mosso? Spiegano Errante e Mangani:

“Sono testimoni che la procura sta ascoltando per un filone parallelo all’ indagine del sequestro, e che riporterebbe a una delle piste battute dagli investigatori: quella di un rapimento a sfondo sessuale”.

Aggiungono anche che

“c’è un altro fronte aperto, i cui risultati sono attesi con ansia dai magistrati, ed è quello che riguarda la perizia sulle ossa recuperate all’interno della cripta della basilica di Sant’Apollinare. Il medico legale Cristina Cattaneo che coordina il pool di tecnici che sta studiando i reperti, vuole effettuare nuovi accertamenti prima di depositare le sue conclusioni. E vuole andare a vedere tra 200 nuove casse di ossa che si troverebbero a palazzo Farnese o in un immobile adiacente, perché sarebbero state consegnate dopo i lavori di ristrutturazione effettuati in uno stabile di proprietà della fondazione collegata all’Università della Santa Croce, che dal ’90 è entrata in possesso della basilica di Sant’Apollinare. L’esperta ne è venuta a conoscenza probabilmente dopo la testimonianza di un operaio che disse ai magistrati di aver partecipato a quei lavori di restauro e di aver visto altre ossa, oltre a quelle recuperate nella cripta”.

Ma non è finita lì. Le due croniste hanno anche captato, in Procura, che

“nel fascicolo dei pm sono contenute delle conversazione intercettate tra l’ex rettore di Sant’Apollinare, don Pietro Vergari e la vedova del boss della Magliana” Enrico “Renatino” De Pedis. Vergari è iscritto sul registro degli indagati per sequestro di persona e omicidio”.

 

 

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