Emanuela Orlandi 'è viva'. Telefonata a Roma Uno

ROMA, 17 GIU – ''Io so dov'e' Emanuela. E' viva e si trova in un manicomio in Inghilterra, nel centro di Londra ed e' sempre stata sedata. Con lei ci sono due medici e quattro infermiere''. L'ultima rivelazione su Emanuela Orlandi, la figlia di un dipendente del Vaticano scomparsa nel nulla nel 1983 all'eta' di 15 anni, e' arrivata con una telefonata al programma 'Metropolis', ieri sera sul canale tv RomaUno.
A parlare in diretta un anonimo che si e' presentato come ex agente del Sismi, nome in codice Lupo Solitario. In trasmissione si parlava del libro 'Mia sorella Emanuela', scritto dal fratello della Orlandi, Pietro, e dal giornalista Fabrizio Peronaci, nel 28/esimo anniversario della scomparsa. Secondo il sedicente ex agente dell'intelligence militare, ''la ragazza sarebbe stata prelevata da una Bmw nera, poi lasciata nel sotterraneo del parcheggio dove poi e' stata ritrovata – si legge nella sintesi scritta diffusa da RomaUno -. La giovane sarebbe quindi stata trasferita su una Mini verde e sedata; a bordo dell'auto ci sarebbero stati anche un agente inglese e una donna''.
''Emanuela e' passata per la Germania, la Francia e l'Inghilterra – ha detto l'uomo al telefono – a Bolzano invece non e' mai passata''. Il sedicente Lupo Solitario avrebbe deciso di parlare a 28 anni dalla scomparsa della Orlandi perche' ''stuzzicato'' e ''tirato in ballo con delle falsita''', come ha spiegato, e ''a questo punto paga chi deve pagare'', ha affermato, senza chiarire il senso delle sue parole.
Quando Pietro Orlandi gli ha chiesto quale fosse il movente del sequestro, l'uomo ha risposto: ''Devi scavare in fondo a cosa faceva tuo papa', mi dispiace Pietro, scoprirai cose che non ti piaceranno''. Ercole Orlandi, il padre di Emanuela, morto nel 2004, secondo Lupo Solitario era venuto a conoscenza di giri consistenti di denaro da ''pulire''; giri legati all''Istituto Antonveneta''. Secondo il misterioso testimone, il rapimento di Emanuela Orlandi sarebbe legato a Roberto Calvi, il banchiere coinvolto nel crack del Banco Ambrosiano, trovato impiccato sotto un ponte a Londra nel 1982.

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