Embrioni morti per black out: ospedale condannato. “Leso diritto concepimento”

Embrioni morti per black out: Fatebenefratelli condannato. "Leso diritto al concepimento"
Embrioni morti per black out: Fatebenefratelli condannato. “Leso diritto al concepimento”

MILANO – La lesione del diritto verificatasi non è identificabile con “la perdita di un figlio”, ma è una “lesione del diritto al concepimento“. Il Tribunale di Milano motiva così la sentenza dei giorni scorsi in cui condannava l’Ospedale Fatebenefratelli a risarcire una coppia per la morte di tre embrioni, a causa di un black out della corrente elettrica negli incubatori del Centro Sterilità.L’ospedale dovrà versare ai mancati genitori circa 65mila euro.

La sentenza è stata emessa dal giudice della quinta sezione civile, Gabriella Migliaccio, al termine della causa intentata dalla coppia milanese, assistita dagli avvocati Susanna Zimmaro e Anna Barbaccia. La coppia, lei 37 anni, lui 50 anni, stava seguendo un percorso di fecondazione assistita nel Centro sterilità e ”gli ovociti prelevati erano stati sottoposti ad inseminazione”: tre di essi erano stati ”fecondati”. Il ”trasferimento degli ovociti fecondati in utero era previsto per il 9 maggio 2007”, ma nella notte tra l’8 e il 9 maggio “si è verificato un cortocircuito è l’interruzione della corrente elettrica negli incubatori dove erano colturati gli embrioni” avrebbe causato la loro perdita.

La coppia ha quindi chiesto all’azienda ospedaliera i danni patrimoniali, morali ”da disagio piscofisico” ed esistenziali, anche perché i due ”non sono più riusciti ad affrontare i rischi, i disagi e le aspettative” di un nuovo intervento di fecondazione assistita. L’azienda ospedaliera, invece, nella ”comparsa di costituzione” aveva respinto ogni ”addebito” e contestato il black out. Nel dispositivo della sentenza il giudice spiega che “la responsabilità dell’Azienda ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico per la morte degli embrioni è accertata” e ”condanna” l’ospedale al ”pagamento, a titolo di risarcimento danni” di circa 65mila euro a favore della coppia.

Il Tribunale di Milano ”per la prima volta riconosce il risarcimento del danno per morte di embrioni”, hanno spiegato gli avvocati Susanna Zimmaro e Anna Barbaccia, che assistono la coppia milanese.

La coppia, secondo il giudice Migliaccio, ha dunque subito una ”lesione del diritto al concepimento, che fa parte delle fondamentali estrinsecazioni della persona umana, riconosciute dalla Costituzione”. Vista la “peculiarità della fattispecie, la liquidazione del danno non puo’ essere ancorata ai parametri tabellari consueti e postula la considerazione esclusivamente del caso concreto”.

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