Embrioni, sì all'impianto nell'utero della donna anche dopo la separazione e il no dell'ex marito Embrioni, sì all'impianto nell'utero della donna anche dopo la separazione e il no dell'ex marito

Embrioni, sì all’impianto nell’utero della donna anche dopo la separazione e il no dell’ex marito

Sì all’impianto degli embrioni di un ex marito nell’utero di una donna anche dopo la separazione e con il parere contrario di lui. E’ destinata a far discutere la sentenza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), chiamata ad esprimersi sul caso di una coppia separata. 

Aggiornamento ore 15:57

Impianto di embrioni dell’ex marito dopo la separazione

Per la prima volta in Italia, spiega all’ANSA l’avvocato Gianni Baldini, legale della donna, un tribunale “decide su questo tema spinoso, dato il numero crescente di separazioni e di coloro che chiedono di accedere alla Pma (procreazione medicalmente assistita). Una pronuncia destinata a fare molto discutere”. 

Il caso della ex coppia è relativo a degli embrioni crioconservati che adesso, nonostante la coppia si sia separata, potranno essere quindi impiantati nella donna anche contro la volontà dell’ex partner. 

L’ordinanza confermata

L’ordinanza favorevole alla richiesta della donna “adottata dal Tribunale monocratico – sottolinea Baldini – è stata poi confermata dal Tribunale in composizione collegiale questo mese. Si tratta di due pronunce destinate a far molto discutere perché riconoscono il diritto assoluto della donna di utilizzare gli embrioni creati con il coniuge e poi congelati anche dopo la pronuncia della separazione e nonostante la contrarietà dell’ex marito”.

Il Tribunale, chiarisce il legale della donna, “ci ha dato ragione riconoscendo il diritto della signora a procedere anche contro la volontà dell’ex coniuge. E’ la prima sentenza in Italia di questo genere”.

Nel nostro Paese, ricorda Baldini, “il numero delle separazioni è in crescita, con circa 4 coppie su 10 che si separano entro i primi 5 anni. In aumento anche le richieste di Procreazione medicalmente assistita: oltre il 20% delle coppie presenta infatti problemi di infertilità”. 

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