Emilia Romagna, ipotesi arancione scuro anche per Bologna: scuole chiuse e visite vietate Emilia Romagna, ipotesi arancione scuro anche per Bologna: scuole chiuse e visite vietate

Emilia Romagna, ipotesi arancione scuro anche per Bologna: scuole chiuse e visite vietate

L’Emilia-Romagna è nel pieno della terza ondata della pandemia di coronavirus e, “come per il circondario imolese”, dove da oggi sono in vigore restrizioni aggiuntive, anche per l’area metropolitana di Bologna si valuta la zona “arancione scuro“.

Quindi non si arriva al quasi lockdown della zona rossa ma si inaspriscono le misure: lo stop alle scuole dalle elementari in su e divieto di andare a fare visita ad amici e parenti.

Misure più severe per contenere i contagi anche in considerazione della circolazione della cosiddetta variante inglese del virus. Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute dell’Emilia-Romagna Raffaele Donini a margine di una videoconferenza rispondendo a una domanda su una terza ondata di pandemia.

Bologna, preoccupa la terza ondata con variante inglese

“Quando si parla di un’ondata rispetto a un’altra sembra quasi che il virus non circoli tra una e l’altra – ha sottolineato Donini – In realtà questo è un terzo picco di una pandemia che è ancora lì da un anno, che non è mai stata debellata”.

Quanto all’aumento di incidenza di casi nelle ultime settimane, in particolare nella provincia di Bologna, questo per l’assessore potrebbe essere il frutto della “coincidenza della cosiddetta zona gialla, di un sistema di restrizioni più blando, e di una presenza di una mutazione genetica del virus”.

Ora, prosegue, “per noi è un inedito” perché la regione nel suo complesso è in zona arancione ma per la prima volta in contemporanea con la circolazione della variante inglese.

“Quindi dobbiamo capire se queste misure sono sufficienti per addolcire, fermare e ridurre la curva oppure se serva, come abbiamo fatto per esempio nel circondario imolese, a livello locale, con un tasso di incidenza particolarmente elevato, adottare ulteriori misure di contenimento”.

“Lo abbiamo fatto per il circondario imolese, lo stiamo valutando ovviamente anche per la Città metropolitana bolognese”. 

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