Fede: “Mai andato in Svizzera, un complotto per farmi lasciare il Tg4”

ROMA, 27 MAR – ”Una balla colossale, che non regge. Frutto di una precisa strategia costruita a tavolino. Sono vittima di un preciso complotto, che mi fa paura”. Il direttore del Tg4 Emilio Fede smentisce ”categoricamente” la notizia che e’ stata pubblicata oggi su alcuni quotidiani, e secondo la quale si sarebbe presentato, insieme ad un’altra persona, presso la filiale di un istituto di credito di Lugano con una valigetta contenente 2,5 milioni di euro in contanti che la banca non avrebbero pero’ accettato.

Secondo Emilio Fede, esiste ”un preciso disegno” per screditarlo, ma allo stesso tempo si tratta di una notizia ”che non sta in piedi e fa acqua da tutte le parti”. E parlando al telefono con L’ANSA fa notare: ”Se io avessi davvero fatto una cosa del genere sarei uno sprovveduto, uno stupido. Tra l’altro in un momento in cui sono gia’ indagato, mi e quindi sotto la lente di ingrandimento, non trovo di meglio da far che recarmi in Svizzera con una cifra considerevole di soldi? Attraverso la frontiera con 2,5 milioni entro in una banca di Lugano che mi respinge e torno indietro con la valigetta piena di contanti riattraverso la frontiera …eddai non sta in piedi, se proprio volevo andare a depositare soldi all’estero facevo prima a recarmi a Montecarlo senza attraversare i controlli. Invece che faccio vado in Svizzera dove sono indagato”.

Ma lei come se lo spiega allora direttore che la notizia e’ stata diffusa da piu’ di un quotidiano, una vicenda sulla quale avrebbero avviato verifiche l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di finanza? ”Ma non e’ vero nulla. Quello che mi chiedo io e’: cosa c’e’ dietro questo piano, chi vuole farmi perdere credibilita’ e soprattutto perche’…”, conclude Fede.

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