Appalti Enac, patteggiamento dei Paganelli. Pronzato vuole un accordo

ROMA – L’inchiesta sulla corruzione di Enac che ha coinvolto anche l’ex consigliere d’amministrazione dell’ente, Franco Pronzato potrebbe andare verso la conclusione.

I Paganelli avrebbero patteggiato la pena: un anno e quattro mesi per Paganelli padre, undici mesi per il figlio. Anche Pronzato chiede un accordo, visto che avrebbe ammesso davanti al magistrato durante l’ultimo interrogatorio di aver avuto dei soldi.

Secondo quanto scrive Maria Elena Vincenzi su Repubblica i due imprenditori Paganelli “che avrebbero pagato una bustarella da 40mila euro (finiti poi per metà nelle tasche di Pronzato e, per l’altra metà, in quelle del lobbysta e procacciatore di finanziamenti per la Fondazione Italianieuropei di Massimo D’Alema, Vincenzo Morichini) hanno già concordato con la procura il patteggiamento. Viscardo Paganelli e il figlio Riccardo hanno corrisposto al consigliere genovese la cifra in cambio del rilascio, a tempo di record, del Coa, certificato di operatore aereo, necessaria per partecipare alla gara di appalto per i collegamenti aerei tra l’isola d’Elba e gli aeroporti di Pisa e Firenze”.

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