BARI – Condanna definitiva a 3 anni e 8 mesi di reclusione per Enrico Balducci. La Corte di Cassazione ha confermato la condanna inflitta in secondo grado all’ex consigliere regionale pugliese, per omicidio preterindenzionale, con l’attenuante della provocazione. Balducci, gestore di un distributore di carburante a Palo del Colle, la sera del 5 giugno 2010 uccise il 23enne Giacomo Buonamico e ferì il 25enne Donato Cassano durante un tentativo di rapina ai suoi danni.
In primo grado, nell’aprile 2012, Balducci fu condannato con rito abbreviato a 10 anni per omicidio volontario.
I giudici della Corte di Assise di Appello ridussero poi la pena ”non essendo dubbio – scrivevano nelle motivazioni della sentenza – che Balducci abbia agito in stato d’ira per l’azione predatoria”.
Prima di recarsi in moto al distributore di carburante gestito da Balducci, che all’epoca non era già più da tempo consigliere regionale, i due, infatti, avevano compiuto un’altra rapina al vicino supermercato Eurospin (Cassano è stato per questo condannato a 5 anni di reclusione).
I giudici della Suprema Corte hanno così rigettato i ricorsi dei difensori, che chiedevano l’annullamento della sentenza di condanna invocando la legittima difesa, e della Procura Generale che aveva insistito sulla contestazione di omicidio volontario. Confermati i risarcimenti danni alle costituite parti civili, i familiari di Buonamico e il Comune di Palo del Colle.
Balducci dovrà scontare una parte della condanna in carcere ma, poiché incensurato, potrà chiedere per la pena residua, fino a tre anni, l’affidamento in prova ai servizi sociali.
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