ROMA – L’apertura della tomba di Enrico ”Renatino Dandy” De Pedis, sepolto nella chiesa romana di Sant’Apollinare, è prevista per lunedì 14 maggio alle 9. Il nome di De Pedis, asseritamente uno dei capi della banda della Magliana, ma sempre prosciolto da ogni accusa, è legato alla scomparsa di Emanuela Orlandi il 22 giugno 1983, figlia di un commesso pontificio di cui si perse ogni traccia quando aveva 15 anni. Come anticipato da Blitz Quotidiano la Procura di Roma ha autorizzato il sopralluogo nella basilica di Sant’Apollinare. De Pedis fu ucciso vicino a Campo de’ Fiori, a Roma, il 2 febbraio 1990 in un regolamento di conti e sepolto nella basilica.
Il parroco della basilica, Don Pedro Huidobro Vega, è stato informato dell’ispezione dal pm Simona Maisto. All’ispezione saranno probabilmente presenti la vedova di De Pedis, Carla, ed gli avvocati dell’asserito boss della Magliana.
aggiungi che la pm Maisto ha informato il parroco don Pedro Huidobro Vega, forse ci sarà la vedova e probabilmente gli avvocati di de pedis
Salvo sorprese o cambiamenti di programma si è vicini a un chiarimento su questa vicenda che ormai tiene banco da anni. A innescare le voci era stato nel settembre 2005 una telefonata di un anonimo al programma ”Chi l’ha visto”. Un uomo disse che se si voleva sapere la verità su Emanuela Orlandi, bisognava cercarla nella tomba di De Pedis.
Ci sono poi state le dichiarazioni di Sabrina Minardi, che all’epoca della scomparsa di Emanuela era l’amante di De Pedis: fu lei a dire che Emanuela era morta e ad attribuirne la responsabilità a ”Renatino”. Sulla attendibilità della Minardi non sono mancati dubbi. Così come non sono in molti a credere che dentro la tomba si ritroveranno anche i resti di Emanuela. Anche gli stessi familiari della ragazza sono scettici.
Il nuovo procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone, che ha preso personalmente il coordinamento dell’inchiesta poche settimane fa, appena insediato della carica, ha anticipato la decisione di ispezionare la tomba di De Pedis per chiarire una volta per tutte questa vicenda. Il 24 aprile scorso la Procura di Roma aveva fatto sapere che la decisione di procedere con l’apertura era stata presa. Anche il Vaticano ha espresso piena volontà di collaborazione, con una lunga nota del portavoce padre Federico Lombardi.
Negli anni scorsi sia ai parenti di Emanuela sia a quelli di De Pedis era stato eseguito il prelievo del Dna. Dopo l’ispezione, i resti di De Pedis saranno spostati, ma ispezione e spostamento potrebbero non essere contestuali. Nella vicenda entrano in gioco i familiari di De Pedis, a cominciare dalla moglie Carla De Pedis, Sarà dunque la vedova De Pedis a decidere sulla modalità e sul luogo della sepoltura dei resti del suo Dandy.