Equitalia, cartella da 3 milioni al macellaio. E non è un errore

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Ottobre 2014 - 18:48 OLTRE 6 MESI FA
Equitalia, cartella da 3 milioni al macellaio. E non è un errore

Equitalia, cartella da 3 milioni al macellaio. E non è un errore

MORCIANO DI ROMAGNA (RIMINI) – Una cartella esattoriale da oltre 3 milioni di euro, e non si tratta di un errore. Se l’è vista recapitare da Equitalia il titolare di una macelleria di Morciano di Romagna (Rimini). Una cifra causata da una sorta di “pena accessoria” amministrativa comminata all’uomo per aver fatto da prestanome ad una società che commerciava carni e che grazie a fatture false con San Marino ha evaso Iva per milioni di euro.

Il macellaio e la madre di 75 anni sono tra i 23 imputati del maxi processo, rinviato per l’ennesima volta giovedì 23 ottobre al Tribunale di Rimini, per un‘associazione per delinquere finalizzata alla truffa dell’Iva.

Le note triangolazioni o società cartiere grazie che grazie alle fatturazione fasulle sammarinesi gonfiano le spese, maggiorano le detrazioni e abbattono il costo dell’Iva, arrivando a piazzare sul mercato merce a prezzi scontati. Nel caso specifico di stratta di carni e milioni di euro evasi.

I capi di quest’organizzazione, cinque persone secondo la Procura di Rimini che iniziò le indagini nel 2005, si servivano di prestanome o ‘teste di legno’ che a fronte di pochi spiccioli si accollavano le responsabilità davanti alla legge e di uno studio commercialista compiacente di Cattolica. E’ questo il caso del macellaio di Morciano, che per 500 euro in più di stipendio si era fatto nominare amministratore di una delle società del gruppo. La madre, invece, lavorava come segretaria ed è accusata di riciclaggio perché di fatto era lei che spesso si recava in banca a San Marino a scontare le fatture.