ROMA – Dov’è finita la “Tavola Sordi” che doveva essere regalata al comune di Roma? Francesco Rutelli, ex sindaco di Roma a cui Alberto Sordi promise la preziosa pala senese del ‘400, lo chiede a 10 anni dalla morte dell’attore. Il Corriere della Sera scrive che la pala, una Madonna con Bambino attribuita a Francesco di Giorgio Martini, non sarebbe più nella casa di Aurelia Sordi, la sorella dell’attore che è stata dichiarata “incapace di intendere e di volere” e che potrebbe essere vittima di un raggiro sull’eredità del fratello.
Rutelli ricorda il giorno in cui Sordi espresse la volontà di donare l’importante opera a Roma, esposta alla Royal Accademy di Londra nel 1894 ed acquistata dall’attore negli anni Cinquanta. Paolo Conti sul Corriere della Sera scrive:
“Sordi ed io alla fine degli anni Novanta eravamo diventati grandi amici, festeggiavamo il nostro compleanno insieme, io sono nato il 14 giugno e lui era nato il 15. Comunque, un giorno mi invitò a casa sua e mi mostrò con orgoglio la splendida tavola dicendomi: ‘È il pezzo a cui tengo di più, sono legatissimo a questo gioiello. Sappi che, quando non ci sarò più, voglio che sia regalata a Roma, alla nostra città. Deciderai poi tu dove…”.
Sordi non mise per iscritto le sue volontà, ma Rutelli racconta che fu la sorella Aurelia a ricordargli della pala:
“La signora Aurelia mi confermò con lucidità e precisione che la volontà del fratello era di regalare la Pala a Roma. Fu così gentile da permettere di far visionare l’opera dagli esperti del ministero. Chiesi di esaminarla a due personaggi di indiscutibile valore, come l’allora direttore generale del ministero e oggi sottosegretario Roberto Cecchi e come Cristina Acidini, soprintendente per il Polo museale fiorentino”.
Acidini e Cecchi, dopo uno studio attento dell’opera, depositarono il 17 marzo 2008 una relazione che affermava:
“L’attribuzione a Francesco di Giorgio Martini può essere confermata precisando che, alla luce degli studi più recenti, egli fu probabilmente responsabile del disegno e della stesura pittorica delle due figure principali, Madonna e Gesù Bambino, mentre delegò la dipintura delle figure secondarie a un assistente, indicato convenzionalmente come “Fiduciario di Francesco”.
L’idea di Rutelli era di esporre l’opera del 1400 al Museo nazionale di Arte antica di palazzo Barberini, ma con la fine della legislatura di Rutelli il procedimento si bloccò. Ora l’ex sindaco di Roma si è rivolto al ministero, spiega Il Corriere della Sera:
“Ma in questi giorni Rutelli ha inviato una e-mail a Roberto Cecchi suggerendogli l’opportunità che il ministero avvii «una procedura per l’apposizione del vincolo per cautelarsi dalla dispersione o da una anomala destinazione». Perché? Persone amiche dell’ex ministro e che hanno visto recentemente casa Sordi («non faccio nomi per riservatezza», spiega Rutelli) non hanno trovato traccia della Tavola. Cecchi si è mosso subito, girando il dossier a Daniela Porro, nuova soprintendente al Polo museale romano. Saranno i suoi funzionari a capire se davvero la Pala è sparita, se è ancora a casa Sordi, se volontà del grande attore può essere ancora rispettata o se invece è stata già tradita. E, in questo caso, chi ha la luminosissima Tavola Sordi?”.