REGGIO EMILIA – Dopo l'uscita dal carcere, nel 2009, la moglie lo aveva nuovamente accolto in casa credendo nel suo ravvedimento, invece ha vissuto due anni tra costrizioni psicologiche, violenze sessuali e percosse, spesso davanti ai figli di tre e otto anni. Alla fine la donna ha presentato denuncia alla polizia di Reggio Emilia, che al termine degli accertamenti ha arrestato l'uomo, pluripregiudicato, per violenza sessuale aggravata, maltrattamenti in famiglia e percosse. La misura cautelare emessa dal Tribunale e' stata corredata da testimonianze, referti e accertamenti giudiziari.
Il giudice l'ha definita nell'ordinanza ''una storia di violenza in famiglia che non risparmia nemmeno l'intimita''': sfuriate quotidiane con piatti e bicchieri lanciati fuori dalla finestra, percosse a moglie e figli, ripetute violenze sessuali. Piu' volte la donna e' finita all'ospedale, cercando di mascherare con scuse le ferite e le contusioni. E piu' volte ha cercato di allontanare il marito, chiedendo di lasciare in pace lei e i bambini e di trovare un'altra sistemazione, ma per tutta risposta lui e' arrivato a minacciarla di morte (''Se parli ti faccio un buco in fronte''). Una minaccia ritenuta credibile nell'ordinanza dal giudice, visto il passato del malvivente. Alla fine la donna, stremata dalle violenze, ha trovato la forza per raccontare tutto alla polizia..