POTENZA – Una rappresentazione in costume sul brigantaggio si è trasformata in tragedia sabato sera a Dragonara, contrada di campagna vicino a Potenza: due persone sono morte e altre cinque, tra cui un bambino sono rimaste ferite a causa dell’esplosione di un fucile di scena.
Le vittime si chiamavano Agostino Carullo, di 55 anni, e Donato Gianfredi, 56. I due erano impegnati nella rappresentazione come figuranti: Carullo è morto all’istante, Gianfredi poco dopo l’ingresso in sala operatoria dove i chirurghi hanno cercato di salvarlo.
La rappresentazione era cominciata da circa un’ora quando è stata allestita la scena della fucilazione di un brigante: sei figuranti in abiti militari stavano per eseguire la sentenza di morte quando uno o forse due dei fucili di scena sono esplosi. Carullo, uno dei figuranti che impersonavano i soldati è morto all’istante, raggiunto alla testa da grosse schegge. Vicino a lui si trovava Donato Gianfredi, di 56 anni, anche lui nella parte di un soldato; ha riportato ferite gravissime ed è morto poco dopo l’ingresso nella sala operatoria dell’ospedale San Carlo di Potenza.
In ospedale sono stati trasportati altri cinque feriti: due in codice rosso tra in quali un bambino di cinque anni, che sono in sala operatoria. Gli altri tre feriti sono giunti in codice verde: le loro condizioni non sono gravi. Molte altre persone sono state colpite da schegge ma hanno riportato lesioni non gravi.
Tutti i testimoni che stavano osservando la rievocazione storica e, in particolare, la scena della fucilazione del brigante, hanno detto di aver sentito una fortissima esplosione provenire da almeno uno dei fucili di scena utilizzati dai figuranti. Nella piazzetta fra le case della Contrada dove è avvenuto il fatto vi sono a terra i resti di tre fucili di scena; altri tre sono appoggiati, due al muro di una casa, il terzo alla porta di un deposito. L’area – dov’è ancora il cadavere di Carullo – è transennata e vi sono polizia, carabinieri e vigili del fuoco.