Esplosione in carcere a Taranto. "E' emergenza"

BARI, 7 LUG – ''Il dramma del sovraffollamento che si consuma quotidianamente nelle carceri, le condizioni di vita dei detenuti e di lavoro del personale carcerario, riportano indietro la lancetta della civiltà del Paese. Le istituzioni hanno l'obbligo di affrontare un'autentica emergenza sociale e umanitaria''. Dopo l'esplosione di una bomboletta di gas in cella, che ha causato il ferimento di due detenuti nel carcere di Taranto, il presidente del Consiglio regionale della Puglia Onofrio Introna ricorda che l'assemblea regionale, nella prossima riunione, dovra' affrontare la questione della nomina del Garante dei detenuti. ''Il garante dei detenuti – afferma Introna a questo proposito – e' un argomento non più rinviabile, la priorita' della seduta consiliare convocata per martedì 12 luglio. L'intero Consiglio e' pronto a dare una risposta ai problemi della popolazione carceraria, resi di stringente attualità da gravi fatti di cronaca". ''Per restare al solo carcere tarantino dove si è verificato l'ultimo incidente, 670 detenuti sono ristretti negli spazi riservati di norma a meno della metà di reclusi, non più di 315. E la situazione – sottolinea Introna – si ripete negli altri istituti di pena pugliesi''. La nomina del "Garante regionale delle persone sottoposte a limitazione della libertà personale" e la creazione del suo Ufficio in forza alle strutture consiliari, è prevista dall'art. 31 della legge 19/2006 che disciplina il sistema integrato dei servizi sociali in Puglia ed è stata disciplinata nel 2009 dal regolamento n. 21. Opererà – spiega Introna – ''in piena libertà e indipendenza, non sara' sottoposto a controllo gerarchico o funzionale ed avra' pieno accesso ad atti, informazioni e documenti inerenti il suo mandato''. Sarà affidata al Garante la protezione e la tutela non giurisdizionale dei diritti dei detenuti sul territorio regionale, dei diritti costituzionali di recupero e reinserimento sociale, della cura e salvaguardia della salute, istruzione, formazione professionale e lavoro, libertà di culto, di espressione e di opinione. ''Offriremo – conclude Introna – uno strumento di civiltà alla Regione Puglia, al sistema detentivo ed agli stessi carcerati, rispondendo ad una nobile recente sollecitazione del Capo dello Stato''. Intanto i gruppi consiliari SeL e Puglia per Vendola hanno annunciato oggi che effettueranno un sopralluogo in sei carceri pugliesi per una verifica proprio in vista della seduta consiliare di martedì 12.

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