Esplosione Tuscolana, la pista del racket delle slot machine

(foto d'archivio)
(foto d’archivio)

ROMA – All’origine dell’esplosione in via Tuscolana la pista del racket delle slot machine.

L’esplosione è avvenuta nella notte tra sabato e domenica 27 luglio: prima un boato, poi la fiammata. E poi l’esplosione del primo piano del palazzo in via Tuscolana 642, poco distante da Porta Furba a Roma. In totale tre feriti, non gravi: due uomini e una ragazza ucraina di 22 anni. E adesso si è scoperto il motivo dell’esplosione: gli agenti di polizia durante un primo sopralluogo nelle macerie del bar “Tati”, da dove è iniziato tutto, hanno trovato due videopoker scassinati e senza i soldi all’interno. Prima il furto, poi i ladri hanno fatto saltare il bar.

Il titolare del bar però nega tutto e, ascoltato dalla polizia, ha riferito di non aver mai subìto minacce, nè di occuparsi di politica.

“Mi sono affacciata dalle finestre e ho visto fiamme e fumo – racconta Maria, una testimone – ho cercato di aprire la porta ma non ce la facevo, c’erano macerie ovunque, con mia figlia e mio marito siamo rimasti imprigionati fino a quando i Vigili del fuoco non ci hanno salvati”

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