Ex Bertone: i sindacati danno indicazione di votare “sì” al referendum

ROMA – I delegati della Fiom hanno detto in assemblea di votare sì all’accordo per l’investimento alla ex Bertone di Torino. L’indicazione è arrivata durante l’assemblea che precede il referendum previsto per martedì. “Non ci faremo dividere – ha detto in assemblea il delegato Fiom Pino Viola – tra quelli che vogliono lavorare e quelli che vogliono difendere i diritti perché questa battaglia l’abbiamo iniziata tutti insieme e tutti insieme la vogliamo portare avanti. Non permetteremo a nessuno, tanto meno all’azienda, di scaricare su di noi la responsabilità di non fare l’investimento”.

Detto in altre parole “questo referendum non è libero, è un ricatto e sarebbe stato troppo facile scaricare sui lavoratori la responsabilità di un eventuale vittoria del no”, ha proseguito Viola. Questo non vuol dire che siamo d’accordo, non c’è stata trattativa, ai lavoratori della ex Bertone viene chiesto di votare un accordo di contratto nazionale di primo livello siglato il 29 dicembre scorso da Sim, Uilm, Fismic, Ugl e Unione Quadri che in nessun’altra realtà è stato votato” ha concluso Viola, aggiungendo che sarà necessaria “una verifica democratica con la rielezione della Rsu perché non si è riusciti a raggiungere l’obiettivo di un buon accordo che tenesse insieme lavoro e diritti”.

Soddisfazione da Fim, Uilm e Fismic. “Siamo contenti – ha detto Eros Panicali, segretario nazionale auto della Uilm – perché le Rsu si sono espresse e per il sì. Ora siamo più fiduciosi che si possa fare l’investimento”. “Finalmente – commenta Vincenzo Aragona del Fismic – hanno capito che non si può perdere l’investimento e che il referendum era a rischio”. “Le Rsu – spiega Margot Calliero rsu Fim – avevano già fatto un verbale prima di oggi con scritto che se prevarrà il sì loro firmeranno l’accordo. Oggi hanno detto di votare sì ed è quindi una cosa molto importante. La sensazione è che il sì prevarrà, è importante vedere di quanto”.

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