Expo 2015, il bando per gli edifici: meglio con mattoni della Lombardia

MILANO – I mattoni migliori per costruire gli edifici che ospiteranno l’Expo 2015 di Milano sono quelli fatti di materiali che provengono da non oltre 350 chilometri dal capoluogo lombardo: è uno dei punti del disciplinare di procedura che regola il bando per l’assegnazione di cinque premi ai progettisti per l’ideazione di “edifici che raccolgono le funzioni di servizio: ristorazione, spazi commerciali, servizi ai visitatori, servizi ai partecipanti, sicurezza, logistica, magazzini, locali tecnici per una superficie di 66.978 mq un costo di circa 63 milioni”.

In altre par0le, sottolinea il Sole 24 Ore, quella che da un lato è un desiderio di tutela dell’ambiente, con la predilezione di materiali il cui trasporto abbia un basso impatto ambientale, dall’alto rischia di diventare un motivo di scontro Nord-Sud, se vista come “una sorta di protezionismo pro imprese padane in chiave ecologista”.

La procedura del concorso di idee internazionale per la realizzazione delle architetture di servizio dell’Expo è stata decisa da Carlo Chiesa, ingegnere bolognese scelto dall’ex sindaco Letizia Moratti, ed è stata lanciata a dicembre, quando la potestà politica del grande evento era già sotto la regia dei due commissari Giuliano Pisapia e Roberto Formigoni.

Il 9 aprile è prevista la comunicazione della graduatoria provvisoria dei progettisti cui saranno assegnati 5 premi: il primo di 90mila euro, gli altri da 14mila.

 

 

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