Expo, milanesi in strada per ripulire la città dopo le devastazioni

Expo, milanesi in strada per ripulire la città dopo le devastazioni
Expo, milanesi in strada per ripulire la città dopo le devastazioni

MILANO – Venerdì la devastazione, sabato mattina si ricomincia. Milano si rimbocca le maniche, con i cittadini in strada a ripulire la città dopo le scene di guerriglia urbana dei black bloc.

Si valutano e si contano i danni, ingenti, anche se per ora una stima complessiva non è stata ancora fatta. Intanto i giudici sono al lavoro: l’ipotesi di reato al centro dell’inchiesta della Procura di Milano, che dovrà accertare le responsabilità per i violenti disordini, è quella di “devastazione”, che prevede pene fino a 15 anni di carcere.

Le forze dell’ordine, coordinate dal pm di turno Piero Basilone, hanno arrestato in flagranza 5 persone per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, getto pericoloso di cose e oltraggio. Ora, però, le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, capo del pool antiterrorismo (di cui fa parte anche il pm Basilone), dovranno accertare le responsabilità di tutti quegli ‘incapucciati’ che hanno messo a ferro e fuoco la città, bruciando macchine, negozi e filiali di banche, devastando vetrine e lanciando pietre, bombe carta e molotov.

Al momento, al vaglio degli inquirenti ci sono almeno una decina di altre posizioni, oltre alle persone già arrestate, e l’ipotesi di reato su cui i pm si stanno muovendo è quella di “devastazione”, prevista dall’articolo 419 del codice penale. Un reato che prevede pene comprese tra un minimo di 8 anni e un massimo di 15 anni di carcere.

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