Fabiana Luzzi tentò di togliere la tanica dalle mani del fidanzato

Fabiana Luzzi tentò di togliere la tanica dalle mani del fidanzato
Fabiana Luzzi tentò di togliere la tanica dalle mani del fidanzato

COSENZA – Fabiana Luzzi ha lottato per la sua vita. Ferita da sette fendenti di coltello e lasciata per un’ora tra i rovi a dissanguarsi, quando ha visto il fidanzato D.M. tornare ha lottato. Fabiana, 16 anni nemmeno, ha visto la tanica di benzina. Ha urlato “bastardo”. Ha cercato di divincolarsi e fuggire, quando ha capito che lui le avrebbe dato fuoco. Si è alzata e gli si è gettata addosso, voleva versare in terra la benzina. Ma il suo corpo, indebolito dalle coltellate, non ce l’ha fatta. E’ ricaduta in terra e lui ha acceso il rogo che l’ha uccisa. 

Il feroce omicidio che si è consumato a Corigliano Calabro il 26 maggio lascia senza parole. Movente di questa furia omicida, che dal coltello passa al fuoco, sarebbe la gelosia. La gelosia tra un ragazzo e una ragazza che non hanno nemmeno 18 anni. Una storia che ne ricorda altre e che come le altre in pochi anni sarà dimenticata.

Così accade per Ivan Forte, che strangolò la compagna Tiziana Olivieri e inscenò un incendio per coprire l’omicidio,  compiuto nella loro casa a Fontana di Rubiera il 19 aprile 2012. Forte, reo confesso, sarà processato il prossimo 13 giugno a Reggio Emilia per omicidio volontario. Ma a maggio, dopo un solo anno in prigione, è stato scarcerato per decorrenza dei termini di custodia. Omicida reo confesso e già libero in attesa del processo con rito abbreviato.

Sepolta nel tempo anche la storia di Corigliano Calabro, tra qualche anno nessuno parlerà di Fabiana e magari quel fidanzato uscirà dal carcere, per iniziare una nuova vita. Un’occasione che Fabiana non avrà mai.

Intanto gli studenti e gli amici di Fabiana sfilano a Corigliano Calabro. “16 anni per sempre…riposa in pace piccolo angelo”, questa la scritta sullo striscione in sua memoria.  ”La tua storia meritava più ascolto”, continua lo stesso striscione. “Lui la picchiava”, dice qualcuno in paese dopo la tragedia. Le voci girano, ma l’omicidio efferato resta, così come resta la disperazione per la piccola Fabiana.

Il corteo di studenti in sua memoria sfila triste nelle strade di Corigliano: “Puoi raggiungere solo adesso la tua meta quel mondo diverso che non trovavi mai. Solo che non doveva andare così, solo che ora siamo tutti un po’ più soli”.

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