LECCE – Fabio Perrone, l’ergastolano salentino di 42 anni evaso il 6 novembre scorso è stato arrestato da agenti della squadra mobile della Questura di Lecce e da agenti della polizia penitenziaria. L’uomo al momento della cattura, all’alba, è stato trovato vestito, con accanto le armi tra cui un kalashinokov, con cui era pronto a sparare. Perrone è stato arrestato in casa di alcuni parenti a Trepuzi (Lecce), suo paese di origine.
L’uomo è stato costantemente protetto nel corso della sua fuga da numerose persone, anche da insospettabili. Era evaso il 6 novembre, dopo aver ferito in maniera lieve tre persone utilizzando una pistola sottratta ad uno degli agenti di polizia penitenziaria che lo avevano condotto al terzo piano dell’ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce per essere sottoposto ad un esame medico, una colonscopia. L’uomo durante la fuga si era impossessato di una Yaris, sottratta durante la rocambolesca fuga ad una donna alla quale aveva puntato la pistola alla tempia, nel parcheggio dell’ospedale.
Perrone – secondo quanto ipotizzato sin dal primo momento dagli investigatori – quel giorno avrebbe agito senza premeditazione: infatti sebbene la visita specialistica fosse da tempo fissata, nella casa circondariale di ‘Borgo San Nicola’, dove era detenuto, era stato comunicato solo la sera prima che la mattina seguente sarebbe stato condotto in ospedale. L’uomo, quindi, avrebbe agito al momento, approfittando di alcune circostanze e qualcuno lo ha poi aiutato nel periodo di latitanza.
La sua è stata una evasione da film con una caccia all’uomo che fino ad oggi ha mobilitato costantemente nella zona polizia, carabinieri e polizia penitenziaria. Perrone, vicino alla organizzazione di tipo mafioso Sacra Corona Unita, nel marzo del 2014 aveva freddato un uomo nel bagno di un bar e per questo stava scontando l’ergastolo.
E dopo il suo arresto, davanti alla sede della Questura di Lecce, in viale Otranto dove è stato portato Fabio Perrone, diverse persone hanno esultato per la sua cattura. L’uomo si trova in una cella al piano superiore della Questura.
Al momento della cattura ha tentato di fuggire ma è stato bloccato sul terrazzo dell’abitazione dove era nascosto, in via 2 giugno, a Trepuzzi. L’uomo nella cui abitazione si nascondeva Perrone è stato trovato e catturato. Si tratta di Stefano Renna, di 32 anni, incensurato (foto Ansa).