Fabrizio Corona a processo per diffamazione: diede degli ebeti a Fedez e a Chiara Ferragni

Fabrizio Corona va a processo per diffamazione: imputazione coatta per l'ex paparazzo ai domiciliari, diede degli ebeti a Fedez e a Chiara Ferragni.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Aprile 2022 - 09:22 OLTRE 6 MESI FA
Fabrizio Corona a processo per diffamazione: diede degli ebeti a Fedez e a Chiara Ferragni

Fabrizio Corona a processo per diffamazione: diede degli ebeti a Fedez e a Chiara Ferragni (Foto d’archivio Ansa)

Fabrizio Corona va a processo per diffamazione: in un’intervista del 2020 definì “ebetiFedez e Chiara Ferragni. Lo scrive il Corriere della Sera. Alla coppia – si legge sulle pagine milanesi del Corriere – non sono andati giù nemmeno i riferimenti dell’ex re dei paparazzi alla figlia, che all’epoca era in gestazione, e sul fatto che avrebbero addirittura programmato a fini editoriali il sesso della bambina.

Corona contro Ferragnez: negata l’archiviazione della querela

La Procura di Milano aveva chiesto l’archiviazione della querela presentata anche nei confronti del giornalista che aveva realizzato l’intervista. Il gip Chiara Cipolla, invece, ha accolto l’opposizione sostenuta dagli avvocati Gabriele Minniti (per Ferragni) e Andrea Pietrolucci (Fedez) ordinando al pm di formulare l’imputazione a carico di Corona, che è ai domiciliari.

I legali hanno anche presentato a gennaio scorso un’ulteriore querela, dopo che Corona su Instagram aveva postato un video in cui “derideva l’ultimo lavoro discografico” di Fedez, apponendo la parola ‘archiviata’ in relazione alla richiesta del pm sulla prima querela.

Imputazione coatta per Fabrizio Corona: definì ebeti Fedez e Chiara Ferragni

Il giudice ha ordinato l’imputazione ‘coatta’, rilevando che l’ offesa ‘ebeti‘ sarebbe un “epiteto riferito alla loro persona’ del tutto ‘gratuito’, come le affermazioni sulla piccola Vittoria, che riguardano la ‘sfera privata e non collegata al ruolo di rilevanza sociale rivestito’ dalla coppia.

La difesa aveva sostenuto che le ‘iperboli espressive’ di Corona fanno ormai parte dell’intercalare quotidiano, ma per il giudice ‘l’abitudine alla volgarità e alla scurrilità non elide il contenuto offensivo delle parole ma anzi lo amplifica’.