ROMA – “Una macchina da soldi”. “Uno capace di guadagnare 2000 euro in 16 minuti”. Così Francesca Persi, prestanome e collaboratrice di Fabrizio Corona parla del fotografo agli investigatori che indagano sulla presunta frode fiscale per cui entrambi sono finiti in carcere.
Le parole della Persi, in cella con l’accusa di intestazione fittizia di beni, sono riportate per il Corriere della Sera da Giuseppe Guastella e sembrano inguaiare ancora di più il fotografo dei vip:
C’è la discoteca che «ti paga 7.000 euro, il passaggio di dieci minuti in negozio che ti dà mille o duemila euro (…) c’è il centro estetico che ti paga duemila euro 16 minuti, dipende da quanto si sta», spiega Persi rivelando che a Roma Corona, il «giorno del suo compleanno, ha fatto una serata con degli sponsor, una cena e ha invitato tutti questi suoi pseudo amici, pseudo mitomani, e solo quella sera (…) 50 mila euro».
Pagamenti che, spiega la Presti, sono spesso in nero perché molte società “specie al sud non vogliono fatturare”. E quindi si fa tutto in contanti. Insomma il Corona descritto dalla sua prestanome è una vera e propria macchina da soldi che, letteralmente, non sa dove mettere il denaro. Al punto che “due cassette di sicurezza non bastano”. Per questo, riporta sempre Guastella, Persi cerca altre soluzioni:
può infilarli in una cassetta di sicurezza di una banca estera trovata su internet, come ha fatto Francesca Persi: «Ho messo “Banche in Austria” (…) queste banche hanno proprio il reparto per gli italiani (…) che vanno lì e aprono conti, e non è che ti fanno tante domande strane».