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Fabrizio Corona in ospedale scortato dai poliziotti: attacco di panico?

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Fabrizio Corona in una foto di repertorio Ansa

MILANO – Fabrizio Corona si è sentito male in carcere ed è stato scortato in ospedale. E’ stato il settimanale Diva e Donna a pubblicare le foto del re dei paparazzi scortato dagli agenti mentre si recava all’ospedale Galeazzi di Milano. Gli accertamenti medici parlerebbero di un malore forse legato ad un attacco di panico, ma per ora non c’è nessun tipo di comunicazione ufficiale.

Qualche giorno fa Corona si era difeso in aula attaccando l’ex governatore lombardo Roberto Formigoni: prendendo la parola davanti ai giudici della Sezione misure di prevenzione ha anche attaccato, prima esaltando la sua buona condotta di contribuente e poi criticando due politici con pendenze giudiziarie a Milano, l’ex governatore lombardo e senatore di Ap Roberto Formigoni e l’ex numero due del Pirellone Mario Mantovani. “Io dalla galera ho pagato 2 milioni di euro di tasse, chi l’ha mai pagato un solo euro di tasse dalla galera, Mantovani? O Formigoni, che non andrà mai in galera? Io negli anni ho versato 9 milioni di tasse”, ha detto l’ex agente fotografico ai giudici che dovranno decidere se confiscare o meno gli ormai famosi contanti e anche la sua casa sotto sequestro.

Non si era fatta attendere la risposta con un comunicato di Formigoni: “Caro Corona, la differenza fra te e me attiene a un campo a te sconosciuto: lo stile. Io non ho mai attaccato nessuno per difendere me stesso. Buona fortuna”. L’ex ‘re dei paparazzi’, intanto, così come hanno fatto i suoi legali, gli avvocati Ivano Chiesa e Luca Sirotti, si è detto “pronto di nuovo a dimostrare la provenienza di ogni euro arrivato in nero e di ogni euro entrato nelle mie società per la mia attività dal 2008 in poi”. Con la sentenza del 12 giugno scorso, infatti, erano state spazzate via le contestazioni a Corona, tra cui l’intestazione fittizia di beni, su quei 2,6 milioni e che lo hanno portato nuovamente in carcere nell’ottobre 2016.

L’ex ‘fotografo dei vip’ è stato condannato a un anno ma solo per un illecito fiscale su una cartella esattoriale, ma il pm della Dda Paolo Storari ha presentato ricorso in appello sulle accuse principali cadute ed è aperta una nuova inchiesta per dichiarazione infedele dei redditi e appropriazione indebita. Quei contanti, secondo i giudici, erano i ricavi in nero dell’ex agente fotografico e non ha retto l’ipotesi della Dda secondo cui le somme potessero “avere un’origine diversa dall’attività imprenditoriale di Corona”. Proprio su quanto accertato nel processo hanno puntato i difensori nel presentare alla Sezione misure di prevenzione le prove testimoniali e documentali. Alla fine dell’istruttoria (in aula il 14 e il 16 novembre) i giudici dovranno stabilire se confiscare, come chiesto dal pm Alessandra Dolci, o dissequestrare, come chiesto dalla difesa, gli oltre 2,6 milioni (più di 800mila euro sequestrati in Austria, dove a carico di Corona c’è un’inchiesta per riciclaggio) e la casa di via De Cristoforis. E se aggravare o meno la sorveglianza speciale disposta per l’ex ‘fotografo dei vip’ nel 2012.

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