MILANO – Un anno e mezzo di sorveglianza speciale, a casa entro le 21, niente armi. Lo ha stabilito per Fabrizio Corona la sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano. A richiedere la misura era stata la procura di Milano oltre all’obbligo di soggiorno. Su quest’ultima richiesta è arrivato però il ‘no’ del Tribunale.
Stabilite delle prescrizioni come il divieto di rincasare dopo le 21 e uscire prima delle 7 senza comprovata necessità, non detenere e portare armi, svolgere regolare attività lavorativa, non frequentare pregiudicati, oltre che vivere onestamente e ”rispettare le leggi”. Per Corona, che ha già riportato diverse condanne tra cui quella definitiva per i presunti foto-ricatti, la Procura aveva chiesto anche l’obbligo di soggiorno che il collegio ha ritenuto però inutile applicare, anche per consentire a Corona di continuare a svolgere attività lavorativa. Verrà poi fissata l’udienza al Tribunale di Sorveglianza di Milano. Arrivato il ‘conto’ delle condanne definitive (un totale di 2 anni e 8 mesi circa, che sta dunque sotto i 3 anni e che non deve essere quindi scontata in carcere), Corona ha infatti chiesto l’affidamento in prova ai servizi sociali.