Fabrizio Corona, testimone al processo: "Sono di Scampia, lui dà speranza a tanti giovani" Fabrizio Corona, testimone al processo: "Sono di Scampia, lui dà speranza a tanti giovani"

Fabrizio Corona, testimone di Scampia: “Lui dà speranza a tanti giovani”

Fabrizio Corona, testimone al processo: "Sono di Scampia, lui dà speranza a tanti giovani"
Fabrizio Corona, testimone al processo: “Sono di Scampia, lui dà speranza a tanti giovani” (Foto Ansa)

MILANO – “Io sono di Scampia, Fabrizio Corona dà speranza a tanti giovani”: a dirlo oggi, giovedì 27 aprile, nell’aula del Tribunale di Milano in cui si sta tenendo il processo all’ex fotografo dei vip, è stato uno dei testimoni citati dalla difesa di Corona.

“Nel mio quartiere, che è vicino a Scampia, tanti dei miei amici sono diventati criminali, ma io voglio dire qua che il signor Fabrizio Corona dà speranza a tante persone, a tanti giovani e ai piccoli imprenditori”, ha detto il teste al processo che vede l’ex agente fotografico imputato, assieme alla collaboratrice Francesca Persi, per quei 2,6 milioni di euro in contanti trovati in parte in un controsoffitto e in parte in Austria.

Il giovane testimone napoletano ha raccontato di aver conosciuto “Fabrizio un anno e mezzo fa, sono diventato suo amico, lo portavo in giro in macchina alle serate che lui faceva e passavo quasi per il suo manager, ma non lo ero”.

In una giornata, ha raccontato il teste, “riusciva a fare fino a 10 eventi e ad incassare anche 5mila euro a evento, durante un capodanno ha fatto 7-8 discoteche, da giovedì a domenica faceva anche 30-40 mila euro a settimana”.

La linea delle difesa, infatti, è che quei contanti trovati siano il ‘nero’ delle sue serate e della sua attività e che si tratti, dunque, al massimo di un problema fiscale.

“Corona – ha proseguito il teste – lo volevano e lo cercavano tutti, perché lui dà speranza anche alle macellerie”. A questo punto è intervenuto il presidente del collegio Guido Salvini dicendo con ironia: “Va bene, abbiamo capito che era un’attività sociale”.

Il pubblico ministero, Alessandra Dolci, poi, ha voluto chiedere al teste se fosse stato pagato da Corona per il suo accompagnamento alle serate: “A volte sì, a volte mi dava 300, 400, 500 euro, non mi faceva mancare nulla, ma io non lo facevo per soldi ma perché gli voglio bene, lui è uno che snobba anche i malavitosi”.

Nella giornata di giovedì è stato chiamato a testimoniare anche Luigi Favoloso, fidanzato di Nina Moric, ex moglie di Corona. Favoloso è stato accusato da Corona di aver messo la bomba carta esplosa sotto casa sua lo scorso agosto.

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