Facebook blocca il profilo di Luca Borgoni, morto a luglio, che la madre Cristina Giordana continuava ad aggiornare

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Facebook blocca il profilo di Luca Borgoni, morto a luglio, che la madre Cristina Giordana continuava ad aggiornare

ROMA – Facebook blocca il profilo di Luca Borgoni, morto a luglio, che la madre Cristina Giordana continuava ad aggiornare. Facebook non poteva fare altrimenti, ma per la povera mamma che, dopo la morte del figlio Luca, aveva continuato a tenere in vita il suo profilo, è stata un’altra mazzata psicologica. Cristina Giordana s’è vista infatti bloccare il profilo fb  – in verità senza essere avvertita -, profilo trasformato in una sorta di pagina commemorativa di Luca Borgoni che a luglio ha perso la vita scivolando sul Cervino. A soli 22 anni.

La madre Cristina, non rassegnandosi alla tragica perdita, aveva anche discusso in rete la sua tesi di laurea in biologia che stava per concludere. A ottobre i suoi amici avevano aggiornato il profilo postando una sua foto sulla vetta del Dhaulagiri in Nepal. Cristina aveva trovato nella quotidiana cura del profilo – rispondeva a messaggi, postava foto, interveniva a nome del figlio – una specie di antidoto al suo dolore. L’estensione tecnologica di una esistenza spezzata.

“Mi si è fermato il cuore – racconta ancora Cristina Giordana – Adesso l’accesso alla sua pagina è bloccato. Quella pagina era la mia isola, era un piccolo rifugio senza pretese. Non sono mai stata ossessiva, mai sgarbata, mai inopportuna. Semplicemente scrivevo a nome di mio figlio e i suoi amici rispondevano, mettevano dei like, e a me sembrava che un po’ di lui fosse ancora lì davanti al computer. So che tutto ciò non è proprio a norma di regolamento ma insomma: è difficile spiegarlo, ma ogni mamma può capirmi”. (Erica di Blasi, La Repubblica)

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