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False cremazioni, testimoni in lacrime: “Mia madre tra i rifiuti”

di admin |7 Dicembre 2011 20:46

MASSA (MASSA CARRARA) – Udienza sulle false cremazioni al tribunale di Massa: sono stati ascoltati in aula questa mattina i parenti dei defunti provenienti soprattutto dall’Emilia Romagna. In questa regione, infatti, varie ditte di pompe funebri erano solite proporre ai parenti dei defunti la cremazione delle salme nel comune di Massa, cimitero di Mirteto, perche’ li’ la cremazione era assicurata in soli 4 giorni.

Dalle indagini di magistratura, Nas e carabinieri di Massa si scopri’ che queste salme rimanevano accatastate in un seminterrato, oppure venivano sotterrate o nascoste dietro sacchi di rifiuti, per poi essere utilizzate in cremazioni multiple al momento opportuno.

I parenti hanno raccontato le loro storie, non senza commozione e momenti di pianto a interrompere le testimonianze. ”Mia madre mori’ nel 2007 – ha raccontato un cittadino di Piacenza – mi dissero che se l’avessi fatta cremare a Massa avrei risolto tutto in 4 giorni. Non mi fecero assistere alla cremazione, al cimitero dissero che non era consentito. Mi fecero recapitare le ceneri pochi giorni dopo. Dopo tre mesi la chiamata dei Carabinieri. Mi sequestrarono le ceneri, mi chiesero di tornare a Massa per riconoscere mia madre. Era in un sacco, piena di vermi e insetti. Ma era lei. Era rimasta li’ sotterrata con dei rifiuti dal giorno del suo funerale”.

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