ROMA – Sulle cronache si legge spesso del falso cieco di una tale città che guida la macchina. O di intere famiglie che vivono grazie a una pensione di sostegno (quelle per i poveri) di cui non avrebbero bisogno. Storie “a macchia di leopardo” che ogni tanto arrivano sui giornali. Ma i dati della Guardia di Finanza permettono di vedere il fenomeno “dall’alto”, in tutta la sua allarmante proporzione: 3400 casi scoperti dall’inizio del 2012. Tremila e 400 persone denunciate che percepivano indebitamente pensioni o assegni di sostegno. I 1.844 falsi poveri e i 1.565 falsi invalidi sono costati alle casse dello Stato oltre 60 milioni.
Ai falsi poveri in Italia si aggiungono quelli residenti all’estero. Sono 418 gli italiani residenti all’estero stati denunciati dalla Gdf per aver percepito indebitamente l’assegno sociale di povertà. Gli oltre 400 truffatori – che si vanno ad aggiungere ai 1.844 falsi poveri scoperti in Italia dall’inizio dell’anno – hanno incassato oltre 9 milioni, per i quali sono già state attivate le procedure di recupero. L’attività condotta dal Nucleo speciale spesa pubblica e repressioni frodi comunitarie della Gdf di Roma consentirà all’Inps di risparmiare ogni anno altri 2,5 milioni.
La Guardia di Finanza, in collaborazione con l’Inps, ha esaminato oltre 170mila prestazioni erogate dall’istituto, individuando centinaia di posizioni che necessitano di approfondimenti.Parallelamente sono andati avanti i controlli sul territorio che hanno consentito di scoprire decine di ‘furbetti dell’estate’: falsi poveri e falsi ciechi che per anni hanno truffato lo Stato.
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