Famiglia Kercher: “Amanda Knox e Raffaele Sollecito uccisero per l’eccitazione”

Famiglia Kercher: "Amanda Knox e Raffaele Sollecito uccisero per l'eccitazione"
Famiglia Kercher: “Amanda Knox e Raffaele Sollecito uccisero per l’eccitazione”

PERUGIA –  Amanda Knox, Raffaele Sollecito e Rudy Guede erano “in preda all’eccitazione e questo scatenò la loro furia omicida” quella tragica notte tra il primo e il due novembre del 2007. Non ha dubbi l’avvocato Vieri Fabiani, uno dei legali della famiglia Kercher, durante l’appello bis a Firenze per l’omicidio di Meredith Kercher.

Per le droghe e l’alcol le loro menti erano “prive di freni inibitori”, ha sostenuto l’avvocato, secondo il quale gli imputati sono da ritenersi “persone ad altissima capacità criminale”. Dopo l’omicidio “subentra la paura – ha continuato – il terrore, si arriva a simulare furti, ad accusare Lumumba, a mistificare, per scacciare dalla propria mente il crimine commesso”.

L’avvocato ha spiegato che, in ogni caso, dimostrata la presenza dei due imputati sul luogo del delitto e la loro volontà omicida, “la carenza del movente diventa irrilevante”, anche se un elemento importante può essere individuato “nelle problematiche esistenti fra Amanda e Meredith, che si evolvono in una sorta di punizione della vittima, in una escalation”.

Per la famiglia Kercher poi è “insopportabile che Amanda Knox sul suo sito internet inviti a raccogliere offerte in memoria di Meredith”, ha poi aggiunto l’avvocato Maresca. Che ha invitato la Corte “a dimenticare gli schieramenti contrapposti e tutto ciò che è estraneo al processo”. Così come vanno “dimenticate” le dichiarazioni rese in aula poche settimane fa da “Raffaele Sollecito di ritorno da una vacanza a Santo Domingo”. Maresca ha poi puntato il dito contro Amanda e il suo libro grazie al quale “ha firmato contratti milionari”.

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