Fano, dottoresse aggredite da parenti paziente per una diagnosi ritenuta errata Fano, dottoresse aggredite da parenti paziente per una diagnosi ritenuta errata

Fano, dottoresse aggredite da parenti paziente per una diagnosi ritenuta errata

PESARO – Due dottoresse sono state aggredite la notte scorsa all’interno del pronto soccorso dell’ospedale ‘Santa Croce’ di Fano dai parenti di una paziente, dopo una diagnosi ritenuta errata e arrivata in ritardo.

Da quanto si è appreso, la donna si era presentata in ospedale con un forte mal di testa, così come era successo anche nei giorni precedenti: dopo la visita, la dottoressa di turno avrebbe deciso di tenerla in osservazione senza sottoporla a ulteriori esami, mentre successivamente una collega ha disposto una Tac, dalla quale sarebbe emersa un’emorragia in corso.

Quando la donna medico ha informato i parenti è scoppiato il caos: prima le accuse, poi le offese e l’intervento degli infermieri per proteggere le due dottoresse dall’aggressione fino all’arrivo dei carabinieri.

La paziente, nel frattempo, era stata ricoverata nel reparto di neurologia e le sue condizioni sarebbero migliorate.

L’ospedale di Fano è ‘No Covid-19’ e, dopo la riorganizzazione dovuta all’emergenza sanitaria, nel presidio è garantita anche l’attività di emergenza-urgenza.

“I nostri medici, gli infermieri e gli operatori socio sanitari continuano a svolgere il loro lavoro con abnegazione – ha dichiarato Umberto Gnudi, direttore del pronto soccorso di Marche Nord – questi episodi ci lasciano sgomenti e sconcertati, soprattutto in queste settimane in cui gli operatori hanno lavorato e continuano a farlo con dedizione e sacrificio, durante giornate interminabili e che continuano a restare impresse nella mente di tutti”. (fonte AGI)

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