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Fantasma del violinista, riapre la casa. Vicina la strega di Veppo, lingua che inchiodava bimbi a pietra

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Una foto della Val di Vara, dove un “ghostbuster” va a caccia di fantasmi (Ansa)

ROMA – Fantasma del violinista, riapre la casa. Nello spezzino, Val di Vara, Scogna Inferiore per la precisione. Riaperta dopo anni, informa la Stampa, la casa del fantasma del violinista. Riaperta per le visite di chi vuol provare.

Una casa un po’ discosta dal paese, attuale mini paese, decine di abitanti. Tra le case diciamo così normali e la casa del fantasma, una chiesa. O quel che ne resta. E poi, appunto la casa del fantasma. Si narra che nel Settecento venne da Genova ad abitare lì non si sa perché un musicista. Suonava il violino. Ma un certo giorno lui non fu più visto. Però il suono del violino si continuò ad udire.

Si narra ancora che la casa fu usata come lazzaretto in un periodo di grave e grande pestilenza. E quindi quelle mura assorbirono dolore e morte che ancora trasuderebbero niente meno che sotto forma di un fantasma. Un’anima morta ma non morta nella sua forma più classica: un suono che le orecchie dei vivi sentono ma che viene dal mondo dei morti.

La storia leggendaria del fantasma del violinista comunque regge per circa tre secoli. A fasi alterne, qualche decennio di più, qualche decennio di meno. Adesso torna di moda o quasi. Anche perché va molto il trekking e va che è un piacere il pensiero magico. E la casa del violinista fantasma col suono struggente delle corde in mezzo o quasi alla natura è quindi un must del genere.

Senza dimenticare le altre opportunità in materia che offre la zona. A due passi dalla casa del fantasma del violinista c’era e c’è la zona della strega di Veppo. Una simpatica signora che non doveva secondo la leggenda avere molto in simpatia i bambini. Ai quali riservava un trattamento originalmente crudele. Mica li rapiva, bolliva in pentola o trasformava in rospi come una strega qualsiasi. La strega di Veppo come un camaleonte iper cresciuto aveva una lingua che guizzava e inchiodava i bambini ad una pietra.

Leggende, emozioni, escursioni…Non saranno stati il violinista diventato fantasma e la strega dalla lingua appiccicosa e paralizzante semplicemente uno che rompeva i timpani esercitandosi troppo e una scorbutica zitella locale? Al viandante-turista non far sapere.

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