TREVISO – Ha fatto harakiri con un coltello nella zona industriale di Soligo, in provincia di Treviso. Un tentato suicidio da parte di un ragazzo di 28 anni che lavora come macellaio ed è residente nel Quartier del Piave. A trovare il corpo agonizzante un cacciatore nel pomeriggio di giovedì 7 gennaio, mentre perlustrava la zona in auto.
Diego Berti e Fulvio Fioretti scrivono sul Gazzettino che il giovane ha tentato di uccidersi facendo harakiri, cioè praticandosi una ferita all’addome con un coltello, ma le ferite si sono rivelate piuttosto superficiali sia all’addome che alla gola:
“Tenta il suicidio con un coltello, ma per sua fortuna si procura ferite da taglio piuttosto superficiali, non tali comunque da metterlo in pericolo di vita. Ma in un primo momento si era però temuto davvero il peggio. Protagonista di questo tentativo di gesto estremo, un vero e proprio harakiri, è stato ieri un giovane, F.L., 28 anniresidente nel Quartier del Piave. Lo ha trovato ieri pomeriggio, poco dopo le 14.30 un passante, C.N.,cacciatore che stava perlustrando in auto la zona a sud della zona industriale di Soligo, tra i campi che conosceva bene, in viale Europa a Soligo.
Il giovane, celibe, macellaio, era riverso prono a terra sul sentiero. Aveva gli occhi sbarrati e a prima vista sembrava più morto che vivo, agonizzante, in un campo a ridosso di una boscaglia. Non parlava, non rispondeva ai richiami. Sotto al corpo, vicino al braccio c’era un coltello da cucina. E che il ragazzo sanguinava copiosamente dalla gola e dall’addome”.