Fase 2, la Liguria apre dal 18 maggio ristoranti, bar, spiagge e parrucchieri

GENOVA  –   Fase 2, la Liguria si prepara a riaprire ristoranti, spiagge, bar e parrucchieri dal 18 maggio, mentre già lunedì 11 maggio un’ordinanza regionale allenta ulteriormente le restrizioni.

“Non possiamo più aspettare”, ha ripetuto in ogni modo il presidente della Regione, Giovanni Toti. “Con un R vicino a 0,5 mi sento sufficientemente tranquillo per dire che a partire dal 18 maggio in Liguria si riparte”, ha sottolineato anche sabato.

Ora è pronta l’ordinanza che da lunedì 11 maggio allargherà ancora le maglie.

In regione si potrà andare nelle seconde case con l’intero nucleo familiare, come pure andare in barca con tutta la famiglia e spostarsi nell’intero territorio regionale per fare sport, andare a funghi o a cercare tartufi.

Già questa settimana poi riapriranno alberghi e affittacamere, e se sarà per ora solo per i lavoratori che debbano spostarsi per le attività consentite, pure sarà un’apertura importante a livello simbolico per una regione dove il turismo è così importante.

Riapriranno poi già ora le attività commerciali legate alla cura della persona, come la vendita al dettaglio di articoli sportivi, in realtà già previste nelle modifiche al dpcm di Stefano Patuanelli, ma rese più esplicite nel decreto ligure.

Dal 18 maggio invece la regione conta di riaprire gli accessi alle spiagge libere e attrezzate, anche se con un controllo previsto agli ingressi.

Saracinesche alzate, nelle intenzioni di Toti, anche per parrucchieri, estetisti e negozianti, mentre già da lunedì 11 maggio potranno recarsi nelle proprie attività a preparare la riapertura.

“Ho sentito questa mattina il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia – ha annunciato Toti -. Stiamo lavorando con tutti i governatori affinché dal 18 maggio il Paese possa davvero ripartire. Da quella data infatti riapriranno tutti i negozi, parrucchieri ed estetisti, bar e ristoranti e tutto il resto. Il ministro mi ha confermato che è intenzione del Governo dare da quel momento piena autonomia ai territori circa le proprie scelte, ovviamente seguendo con attenzioni i dati dell’epidemia, per fortuna in costante calo”.

L’auspicio del governatore della Liguria è ora che vengano diramate al più presto le linee guida dell’Inail e che “contengano regole attuabili, perché i 4 metri lineari tra i tavoli dei ristoranti che qualcuno ha anticipato come indiscrezione sarebbero inapplicabili per la maggior parte degli esercizi”. (Fonte: Ansa)

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