Fase 3, treni ad Alta Velocità ora viaggiano al 100% dei posti Fase 3, treni ad Alta Velocità ora viaggiano al 100% dei posti

Treni ad Alta Velocità ora viaggiano al 100% dei posti. Cts: “Molto preoccupati”

Da venerdì 31 luglio i treni ad alta velocità (o lunga percorrenza) Frecciargento e Frecciarossa di Trenitalia e i treni Italo possono viaggiare al 100% dei posti.

Si sono infatti realizzate da oggi le condizioni poste dal dpcm (decreto della presidenza del Consiglio dei ministri) del 14 luglio. E finisce il distanziamento, con i sedili vuoti tra i passeggeri. 

Il provvedimento disponeva infatti la possibilità di far viaggiare i treni a piena capacità purché in presenza di alcune condizioni: tra queste, la misurazione della temperature prima del viaggio; l’autodichiarazione dei passeggeri che certifica di non aver avuto contatti con persone contagiate dal Covid; l’obbligo della mascherina con la sostituzione dopo 4 ore.

La situazione comunque, potrebbe cambiare nelle prossime ore alla luce delle nuovi indicazioni che saranno presenti nell’ultimo dpcm. 

In Lombardia addio distanziamento sui mezzi pubblici

Nelle stesse ore anche la Lombardia dice addio al metro di distanza tra i passeggeri: la nuova ordinanza regionale in vigore da sabato primo agosto al 10 settembre prevede che su treni, bus, tram e metropolitane locali e regionali è consentita l’occupazione del 100% dei posti a sedere e del 50% dei posti in piedi, sempre con l’obbligo della mascherina.

Il Comitato tecnico-scientifico: “Molto preoccupati dalla decisione sui treni Av”

La possibilità che i treni ad alta velocità tornino a viaggiare al 100% dei posti disponibili desta “molta preoccupazione”. E’ quanto affermano fonti del Comitato tecnico scientifico del governo sottolineando che la decisione è stata presa “senza aver ricevuto il parere del Comitato”.

Secondo quanto si apprende, nella mattinata di giovedì 30 luglio era stato inviata dal ministero dei Trasporti una richiesta di valutazione del nuovo piano dei treni ad alta velocità ma nella riunione che si è tenuta nel pomeriggio non se ne è parlato.

La questione è all’ordine del giorno dell’incontro in programma giovedì prossimo: e sarà quella l’occasione, sottolineano ancora le fonti, per esprimere una “decisa contrarietà” alla scelta fatta. (Fonte: Ansa)

Gestione cookie