Fausto Filippone, spunta un foglio con dei nomi volato giù dal viadotto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Maggio 2018 - 22:20| Aggiornato il 22 Maggio 2018 OLTRE 6 MESI FA
Fausto Filippone, spunta un foglio con dei nomi volato giù dal viadotto

Fausto Filippone, spunta un foglio con dei nomi volato giù dal viadotto

PESCARA –  Spunta un foglio di nomi nel caso terribile di Fausto Filippone, il dirigente della ditta di abbigliamento Brioni di 49 anni che domenica 20 maggio ha buttato la figlia Ludovica, 10 anni, giù dal viadotto Alento, [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] sulla A124 a Francavilla al Mare (Chieti) e sette ore dopo si è gettato da quello stesso viadotto.

Il foglio è volato giù dal viadotto e conterrebbe appunti trascritti durante il colloquio tra Filippone e un poliziotto intervenuto in attesa dell’arrivo del mediatore. Secondo quanto spiegato dalla dirigente della Mobile di Chieti, Miriam D’Anastasio, gli appunti conterrebbero anche nomi, sui quali però c’è stretto riserbo.

Filippone non risulta avere avuto problemi psichici o questioni di lavoro. Difficile capire cosa l’abbia spinto, domenica, a prelevare la figlia dagli zii materni che vivono a Pescara per portarla sul viadotto e lanciarla per quaranta metri, uccidendola.

Ora si cerca un perché di tutta questa follia. La questura di Chieti ricostruisce quegli attimi drammatici. In atto, dice il questore Raffaele Palumbo in una conferenza stampa, “ogni attività probatoria”. Ed è buio anche sulla morte della moglie di Filippone, Marina Angrilli, precipitata dal balcone dell’appartamento di proprietà del marito a Chieti Scalo. A dare l’allarme i condomini ma nessuno avrebbe visto il momento in cui è caduta la donna. Da ricostruire la posizione dell’uomo in quel momento.

Lei, 51 anni, è stata ricordata con un minuto di silenzio al liceo scientifico Leonardo da Vinci di Pescara dove insegnava lettere. Nelle sue tre classi anche uno psicologo. Il preside, Giuliano Bocchia, riferisce di alunni provati e di un’ insegnante allegra e gioviale. “L’abbiamo vista l’ultima volta sabato a scuola, alla fine delle lezioni. Era tranquilla come sempre, non c’erano elementi che potessero far pensare a particolari situazioni familiari. Era una persona molto riservata, ma serena, e aveva un ottimo rapporto con gli alunni”. Così alcune colleghe ricordano Marina Angrilli.