Fausto Iob, il custode forestale di Sarzena non è morto per una caduta: ucciso per aver scoperto un furto di legname

Fausto Iob,  m di Sanzeno in provincia di Trento, era noto per il fatto che sapeva parlare con gli orsi. Iob non sarebbe morto per una caduta come si è creduto dopo la sua morte avvenuta lo scorso giugno. 

Fausto Iob, l’uomo che parlava con gli orsi non è morto per una caduta 

In queste ore c’è stata una svolta delle indagini. I militari del nucleo investigativo del comando provinciale di Trento insieme ai colleghi che stazionano a Cles, la sera di lunedì hanno arrestato un giovane boscaiolo di Mollaro, in valle di Non, David Dallago, 37 anni.

L’uomo padre di una bimba piccola e titolare di un’azienda specializzata nell’abbattimento e nella vendita di legname avrebbe ucciso il custode forestale di 59 anni, scomparso il 3 giugno scorso.

Il corpo di Iob era stato trovato due giorni dopo nelle acque del lago di Santa Giustina, vicino alla riva, in un’area scoscesa. L’auto era parcheggiata nella zona di Banco, frazione del comune di Sanzeno. Sulle sponde del lago era stato invece trovato il cellulare.

Ora gli inquirenti stanno cercando di capire se Iob sia stato spostato. Anche l’arma del delitto non è stata trovata. Al boscaiolo sono stati sequestrati alcuni strumenti. A mancare è però il martelletto che viene utilizzato dalla guardia forestale per segnare le piante da tagliare. Che sia questa l’arma usata?

Fausto Iob e le lesioni alla nuca incompatibili con una semplice caduta

Poi ci sono le lesioni alla nuca incompatibili con una banale caduta nel bosco.  Altro particolare: gli abiti. Non sono sporchi e non presentano segni di cadute.

La pm Licia Scagliarini aveva fatto disporre l’autopsia e i dubbi sulla natura dolosa delle lesioni sono scomparsi. I Carabinieri hanno così ricostruito, ora dopo ora, gli ultimi giorni di vita di Iob.

Il custode stava lavorando in un cantiere boschivo. Era stato proprio lui a consigliare Dallago al Comune di Sanzeno. Il 2 giugno Iob aveva incontrato Dallago che era al volante del suo camion e stava andando in una direzione diversa da quella prevista. Stava portando via il carico di legname: Iob lo aveva capito e ha chiesto la restituzione della legna. 

La sera il custode aveva raccontato ai figli Davide e Valentino quello che era successo. Valentino spiega che il papà era buono: non lo aveva denunciato chiedendo solo di rimettere a posto la legan.

Il giorno dopo è accaduto qualcosa. In cantiere è avvenuto un litigio e il boscaiolo avrebbe aggredito Iob alle spalle uccidendolo con diciotto colpi alla nuca.

I Carabinieri, dopo la tragedia lo hanno sentito. Dallago si sarebbe contraddetto e nelle chiamate intercettate dai militari era molto preoccupato. Ora il boscaiolo è stato arrestato. Dovrà rispondere di omicidio pluriaggravato e furto. Davanti al gip Enrico Borrelli che lo ha interrogato ha scelto di non rispondere.

Già in passato il trentasettenne aveva rubato del legname per rivenderlo. 

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