Federfarma rinvia lo sciopero delle farmacie previsto per il 29 marzo

Pubblicato il 27 Marzo 2012 - 19:43 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Da un lato le pressioni della commissione di Garanzia sugli scioperi, che ha ripetutamente minacciato sanzioni, dall'altro un segnale di apertura arrivato dal ministro della Salute, Renato Balduzzi, che ha ipotizzato la possibilita' di riformulare la norma che prevede il limite di 65 anni per la direzione di una farmacia. Quanto basta a Federfarma, l'associazione dei titolari di farmacia, per fare un passo indietro e annullare lo sciopero delle farmacie inizialmente previsto per giovedi' 29 marzo.

Anche perche' negli ultimi giorni erano state molte le Regioni, dall'Umbria al Piemonte, dalla Toscana al Lazio, a far trapelare la propria contrarieta' ad una scelta, quella della serrata, considerata errata e anche controproducente a livello di immagine.

L'associazione pero' "resta in stato di agitazione", chiariscono da Federfarma al termine di un'assemblea nazionale straordinaria a tratti molto accesa, durata piu' di 5 ore, che ha scelto di revocare lo sciopero quasi all'unanimita'. Ora la speranza dei farmacisti e' quella di ripristinare un canale di trattativa con il ministero della Salute, che negli ultimi tempi si era in parte fermato.

A preoccupare Federfarma, in particolare, c'e' il parere interpretativo diramato nei giorni scorsi dal ministero della Salute alle Regioni in base al quale i titolari di farmacia che al momento dell'entrata in vigore della legge avranno compiuto 65 anni di eta' dovranno nominare un farmacista direttore, pena la chiusura della farmacia. Un'interpretazione della norma che Federfarma ha giudicato "inadeguata" e che, sostiene, potrebbe privare 1 milione di cittadini, soprattutto quelli che risiedono nei piccoli comuni, del servizio farmaceutico. Per questo oggi l'associazione ha "gradito" e ha accolto positivamente l'apertura arrivata dal ministro della Salute.

"Si cerchera' una soluzione, ci sono i margini per una riformulazione della norma e per assicurare la garanzia di tutte le esigenze coinvolte", ha evidenziato Balduzzi, di fatto dando il la alla cancellazione dello sciopero. "Con il testo cosi' com'e'", ha spiegato ad ogni modo Balduzzi, da parte degli uffici del ministero "quella era l'unica interpretazione possibile".