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Federica Mangiapelo, autopsia: “Morta per miocardite”. Di Muro ancora indagato

di admin |20 Gennaio 2013 15:39

Federica Mangiapelo morta per miocardite: Marco Di Muro ancora unico indagato

ANGUILLARA – Federica Mangiapelo, 16 anni, è morta per una miocardite. Un problema cardiaco rivelato dall’autopsia eseguita sulla ragazza, trovata morta sulle rive del lago ad Anguillara, lo scorso 31 ottobre. Secondo i periti Federica è morta per “cause naturali inerenti l’apparato cardiocircolatorio”. Le informazioni, rivelate dal Messaggero, arriveranno nelle mani del pm di Civitavecchia Alessandra Pinto lunedì 21 gennaio. Intanto Marco Di Muro, 23 anni e fidanzato di Federica, resta l’unico indagato per la morte della giovane. L’accusa per il ragazzo di Formello è di omicidio volontario.

Il Messaggero, in un articolo di Nini Cirillo e Valentina Errante, riporta il referto dell‘autopsia di Federica:

“Niente di congenito, quindi, e neppure di neurologico, come confusamente si sospettò all’inizio, ma una classica, tragica, «patologia intercorrente» che secondo i manuali di medicina «sopraggiunge durante il decorso di un’altra». In conclusione, nel gelido linguaggio burocratico, si è trattato di «cause naturali inerenti l’apparato cardiocircolatorio»”.

Ma anche se la ragazza è morte per cause naturali, per ora il fidanzato Marco resta l’unico indagato che può ricostruire quanto accaduto quella notte. Sono ancora molte le domande a cui bisogna rispondere per ricostruire le ore in cui Federica, lasciata da sola sul lungolago di Anguillara, si è accasciata a terra ed è morta senza che ci fosse qualcuno per aiutarla.

Il Messaggero chiede anche perché borsetta e cellulare siano spariti e il perché dei messaggi di Marco su Facebook. Per il ragazzo non sarebbe dunque ancora finita:

Marco ha sempre raccontato di averla lasciata davanti a un supermercato intorno alle due, al centro del paese, a 5 chilometri dal punto in cui la ragazza sarebbe stata trovata. Dopo l’ennesimo litigio, questo sì, ma convinto che se ne sarebbe tornata a casa. Questa sua versione -è stato interrogato per cinque volte dai carabinieri di Bracciano- è sostenuta anche dal racconto di un suo amico, un amico che ha voluto ripeterla anche in un’intervista in tv.

Ma dalle due alle sei, quando il corpo senza vita è stato ritrovato, cosa è successo? Come ha fatto Federica da sola a raggiungere quel posto? Cosa ha fatto Marco Di Muro in quelle ore? Sono domande importanti, alle quali l’inchiesta dovrà rispondere, perché resta l’atroce sospetto che Federica sia stata abbandonata proprio nel momento dell’estremo bisogno, che se qualcuno le fosse rimasto accanto magari l’avrebbe salvata.

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