FERRARA – Paolo Forlani e Luca Pollastri, due dei quattro agenti di polizia in carcere per la morte di Federico Aldrovandi, saranno liberi tra meno di 48 ore. Il fine pena scatterà rispettivamente lunedì e martedì. Aldrovandi morì il 25 settembre 2005 a Ferrara durante una colluttazione con gli agenti che lo fermarono, poi condannati a 3 anni e 6 mesi per eccesso colposo nell’omicidio colposo del ragazzo.
I due agenti stavano scontando, loro in carcere mentre gli altri due colleghi Monica Segatto ed Enzo Pontani ai domiciliari, i sei mesi di pena residua, dopo l’applicazione e lo sconto dell’indulto alla pena base. Dunque dopo le pratiche di rito, con le notifiche dell’ordine di scarcerazione, per il fine pena, usciranno dal carcere dell’Arginone Luca Pollastri (domani) e Paolo Forlani (martedì).
Monica Segatto è da tempo agli arresti domiciliari (anche per lei comunque scatterà il fine pena in questi giorni) mentre per Pontani, la cui condanna esecutiva e la conseguente carcerazione scattò quasi un mese dopo gli altri, per un cavillo tecnico, la libertà arriverà a fine agosto.
Con il fine pena si esaurisce la fase penale (processi, condanne e pene) del caso Aldrovandi, mentre restano ancora da applicare le sanzioni amministrative decise dal ministero degli Interni con il provvedimento disciplinare a carico dei quattro agenti, che prevedeva la sospensione di sei mesi dal servizio.
Per i quattro agenti è ancora pendente il giudizio davanti alla Corte dei Conti dell’Emilia-Romagna, poiché la procura regionale della magistratura contabile contesta ai quattro poliziotti un’ipotesi di danno patrimoniale per il risarcimento che il ministero dell’Interno ha pagato ai familiari del giovane ferrarese: una cifra che si avvicina ai due milioni di euro motivata dai danni materiali e di immagine che vi sarebbero stati per la polizia e l’istituzione.
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