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Ferrara, consigliere leghista a processo. Offese collega dissidente in dialetto: “Busgata”

Il consigliere comunale della Lega imputato per aver usato questa espressione contro una collega di partito. E l’accusa spiega: “Nel dialetto ferrarese è la femmina del maiale”.  

Stefano Solaroli, vicecapogruppo della Lega in consiglio comunale a Ferrara, è accusato di aver diffamato un’altra simpatizzante del Carroccio, ma dissidente, e di aver utilizzato nei suoi confronti la parola ‘busgata‘, come recita il capo d’imputazione che subito dopo precisa, tra parentesi: “Espressione dialettale ferrarese indicante la femmina del maiale”.

Per questo Solaroli, già al centro di polemiche per un video in cui si ritraeva con la sua pistola, è sotto processo per diffamazione.

Il dialetto, usato in chiave offensiva, dunque finisce in tribunale: l’udienza è stata aggiornata al 4 novembre, e si svolgerà col rito abbreviato.

Definisce “busgata” una collega, leghista a processo a Ferrara

I fatti risalgono tra marzo e maggio 2017, quando era esplosa una polemica all’interno della Lega a Ferrara.

La donna divenne bersaglio di Solaroli per aver deciso di non partecipare a una protesta il 12 marzo contro il degrado in zona Gad, l’area cittadina in cui si concentrano spaccio e criminalità a ridosso della stazione ferroviaria.

Da qui, secondo l’accusa, il leghista iniziò a postare messaggi contro di lei, offensivi e denigratori.

E lo fece anche sul profilo dell’attuale vicesindaco Nicola Naomo Lodi, che pubblicò un post in cui spiegava di aver interrotto rapporti con simpatizzanti Lega, la donna tra questi.

E Solaroli commentò: “Busgata”. (fonte ANSA, LA NUOVA FERRARA)

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