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Ferrara, funzionario Anas intasca mazzetta da 10 mila euro. Arrestato

di Daniela Lauria |8 Maggio 2012 21:06

FERRARA, 8 MAG – Aveva appena intascato una mazzetta di diecimila euro, i soldi chiesti – secondo l'accusa – per ricattare due imprenditori ferraresi per una pratica d'ufficio, come geometra dell'Anas, per autorizzare un passo carraio sulla statale 16 bis. Al momento dello scambio dei soldi, pero', erano presenti i carabinieri del Nucleo Investigativo di Ferrara, che lo hanno arrestato per concussione: Mario Canestrini, 55 anni, cesenate, geometra in servizio all'Anas di Bologna, e' ora ai domiciliari in casa.

Le indagini, coordinate dal pm Nicola Proto, hanno avuto inizio in aprile quando due imprenditori hanno denunciato ai carabinieri il tentativo di concussione da parte di un funzionario Anas. Dopo aver preparato l'operazione, carabinieri e procura hanno fatto scattare il tranello venerdi' scorso: gli investigatori, appostati vicino al luogo della consegna del danaro segnato, 10.000 euro, hanno sorpreso il geometra con i soldi in contanti appena ricevuti e nascosti dentro l'auto di servizio dell'Anas con cui si muoveva.

Il geometra, istruttore di una pratica per l'apertura di un passo carraio sulla strada statale 16, abusando del suo ruolo di pubblico ufficiale – secondo la formulazione dell'accusa – ha costretto gli imprenditore edili a promettere e consegnare denaro per non ostacolare l'approvazione ed il conseguente rilascio della licenza (dovuta) del passo carraio per l'accesso all'area destinata alla realizzazione di un complesso residenziale. Dopo l'arresto il geometra e' stato messo a disposizione dell' autorita' giudiziaria: all'udienza di convalida, il giudice ha deciso per lui gli arresti domiciliari.

Intanto l'Anas ha fatto sapere con una nota, dopo aver acquisito la documentazione fornita dalla Procura, di aver sospeso dal lavoro Canestrini, Capo del Nucleo di manutenzione nella provincia di Ferrara presso il Compartimento della viabilita' dell'Emilia-Romagna. L'Anas ha preannunciato che la societa' si costituira' come parte lesa nel procedimento penale e ha disposto un'ispezione su tutti gli atti amministrativi curati dal dipendente.

Il geometra davanti al giudice ha ammesso di aver ricevuto i soldi, ma di non aver concusso nessuno. Sarebbero stati, secondo la sua ricostruzione, i due imprenditori, molto conosciuti a Ferrara, a proporgli i soldi per velocizzare la pratica. Per il difensore, Filippo Sabbatani, ''in questo caso a nostro avviso non si tratta di concussione, tuttalpiu' di corruzione''.

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